Continua l’azione dei marmisti a difesa della categoria

IL PRESIDENTE del comparto marmisti della Confartigianato Imprese, Mirco Felici, ha incontrato in Comune di Massa Carrara il Responsabile dei cimiteri, per affrontare l’annoso problema degli abusivi che realizzano le opere funerarie da installare all’interno dei cimiteri comunali.

«La richiesta – scrive la Confartigianato – è dovuta all’emergere di numerose segnalazioni pervenute all’associazione da parte di imprese del lapideo che lamentavano la costante concorrenza di soggetti non qualificati professionalmente, che operano realizzando lapidi e tombe creando situazioni di vera e propria concorrenza sleale.
A parere del presidente Felici occorre una revisione del Regolamento comunale che escluda o almeno separi dall’albo delle ditte autorizzate le imprese della lavorazione del marmo da quelle dell’edilizia, attualmente autorizzate ad entrare nei cimiteri, in modo da evitare escamotage che nascondano la possibilità di realizzazione dei manufatti funerari autorizzati, ma non realizzati direttamente da ditte che si occupano della lavorazione diretta del marmo.
Altro aspetto sottolineato, quindi, è stata la necessità di verificare attentamente – sottolinea in un documento Confartigianato Imprese -, attraverso le visure camerali, che le imprese realizzatrici delle lapidi abbiano come attività «primaria» la lavorazione del marmo.
In questo modo si eviterebbe la possibilità di trovarsi davanti a imprese che fanno tutt’altro ma che grazie all’aggiunta della lavorazione del marmo come attività secondaria» hanno invece la possibilità di operare nel settore.
Infine il controllo sulle lapidi: il regolamento prevede uno spessore di 3 cm, ma molti soggetti realizzano i monumenti utilizzando lastre da 2cm con notevole risparmio dei costi e creando situazioni di concorrenza sleale.
Il responsabile dei cimiteri ha preso atto delle proposte della Confartigianato riservandosi di fare le opportune verifiche, anche normative, e di incontrare nuovamente l’associazione a breve per concertare congiuntamente eventuali azioni correttive atte a garantire le imprese regolari che operano nel settore della funeraria».

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