Contestato project financing cimiteriale a Margherita di Savoia

Il bando di gara per l’affidamento mediante finanza di progetto in concessione per la riqualificazione, progettazione, costruzione dell’ampliamento e gestione del cimitero comunale di Margherita di Savoia è contetstao duramente e si è aperta una sorta di guerra epistolare delle opposizioni nei confronti dell’Amministrazione.
Alcuni consiglieri di minoranza, con lettera protocollo n. 8724 del 12 maggio 2015, scrivono al sindaco di Margherita di Savoia, e per conoscenza all’Autorità Nazionale Anticorruzione e alla Prefettura di Barletta-Andria-Trani, affermando l’illegittimità del bando di gara e la segnalazione inviata all’ANAC per l’affidamento in concessione, mediante finanza di progetto, dei lavori di ampliamento e gestione dei cimitero comunale (di cui agli artt. 128-153 comma 1-14 del D.Lgs n. 163/2006 – art. 42 del D. Lgs. n. 267 del 18/08/2000).
La minoranza auspica che il R.U.P., nella nomina della commissione di gara, per una maggiore trasparenza del procedimento, proponga al sindaco di sospendere la gara in attesa dell’indagini dell’ANAC.
Se l’amministrazione dovesse procedere alla gara, chiedono di formare la commissione nominando quattro professionisti per ciascuno dei seguenti ordini: ingegneri della provincia Bat, avvocati di Foggia e commercialisti di Foggia.
A ricezione dei nominativi, secondo i consiglieri scriventi, bisognerebbe creare una commissione comunale, con la partecipazione delle minoranze, per procedere al sorteggio pubblico dei singoli componenti della commissione di gara.
I consiglieri di minoranza rimarcano nella lettera che: «Il dirigente dell’U.T.C. è stato scelto ad personam, senza espletamento di un regolare concorso pubblico e che la giurisprudenza della Corte Costituzionale (sentenza n. 103 e 104 del 2007, sentenza n. 161 del 2008 e del 17/03/2016) ha espresso un chiaro orientamento ad escludere l’esistenza di una dirigenza di “fiducia”;
che ANAC e ANCI hanno sottoscritto protocollo di intesa in data 22 marzo 2012, finalizzato ad assicurare la trasparenza, regolarità e l’economicità della gestione dei contratti pubblici e di prevenire il rischio di infiltrazioni mafiose nell’economia legale».
In definitiva, i consiglieri sopracitati propongono la sospensione della procedura di gara o la nomina della commissione di gara, secondo loro suggerimenti, e di sottoporre all’approvazione del consiglio comunale la richiesta di vigilanza collaborativa, ai sensi dell’art. 4 del Regolamento ANAC

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