«SIAMO onorati che il Cimitero di Concordia, pensato nei lontani anni ’70 da architetti di fama internazionale, rientri nelle giornate Fai» commenta il sindaco Luca Prandini. «L’ampliamento del Cimitero era stato realizzato – spiega Prandini – tra il ‘72-‘79 dagli architetti modenesi Cesare Leonardi e Franca Stagi.
Alcuni loro pezzi di design sono diventati ‘oggetti icona’ e fanno parte delle collezioni permanenti dei più importanti musei del mondo: MoMA di New York, Victoria& Albert Museum di Londra, Vitra Design Museum di Basilea, mentre, nell’ambito del paesaggio Leonardi e Stagi sono noti come autori de L’Architettura degli Alberi, manuale di riferimento per generazioni di architetti, paesaggisti e botanici.
La loro ventennale ricerca sugli alberi – prosegue – che ha avuto come esito la progettazione di parchi e architetture basate sulla presenza del verde, è attualmente esposta a Parigi presso la ‘Fondation Cartier pour l’art contemporain’ nella mostra ‘Nous les arbres’, aperta fino al 10 Novembre».
Il Cimitero di Concordia, quindi, rappresenta l’emblema della ricerca dei due architetti volta a concepire infrastrutture pubbliche a partire dalla presenza degli alberi.
«E’ un esempio di architettura moderna nel cuore della Bassa modenese – dichiara l’architetto Fai Marina Speziali – Un cimitero a ‘misura d’uomo’, immerso nel verde, un luogo per noi di grande importanza artistica».
A fine anni ’60, ci fu l’esigenza di ampliare lo storico Cimitero risalente al 1914, non più sufficiente alle esigenze di Concordia e frazioni. Cesare Leonardi e Franca Stagi concepirono la nuova struttura idealmente e formalmente relazionata alla struttura esistente.
Alla sagoma dello storico Cimitero, un quadrato perfetto, affiancano una sagoma pressoché identica. L’esperienza spaziale che ne risulta è suggestiva: una fitta trama di percorsi attraversa in sequenza gli spazi aperti, offrendo sorprendenti scorci diagonali che inquadrano gli alberi.