Comunità energetiche rinnovabili: risorse aggiuntive anche per il settore funerario

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato, con decreto direttoriale, le Regole Operative del GSE (Gestore dei servizi energetici) relative al decreto CER – comunità energetiche rinnovabili, entrato in vigore il 24 gennaio 2024, in cui si stabiliscono le procedure per l’accesso alle tariffe incentivanti e ai contributi in conto capitale previsti dal PNRR.
Questo importante lavoro tecnico – spiega il Ministro Gilberto Pichetto – ci permette di procedere a ritmo serrato verso il nuovo step, l’apertura dei portali dedicati agli incentivi. Ogni nostro impegno amministrativo è rivolto a consolidare il ruolo delle Comunità Energetiche nel Paese: non solo con regole chiare e misure di potenziale grande impatto, ma anche con una forte campagna di informazione per portare questa novità alla più ampia platea di potenziali beneficiari”.

Comunità energetiche rinnovabili: cosa sono e chi può parteciparvi

Sono entità giuridiche autonome (consorzi, associazioni, fondazioni), che intendono fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai propri membri o alle aree locali in cui opera.
Promuovono la produzione e l’uso di energia rinnovabile a livello comunitario.
I membri delle CER possono essere persone fisiche, piccole e medie imprese (PMI), enti territoriali, autorità locali, enti di ricerca e formazione, enti religiosi, del terzo settore e di protezione ambientale, nonché amministrazioni locali (comuni).
Quindi anche i gestori di crematori, di cimiteri e di case funerarie, obitori, depositi di osservazione.
Per i gestori di crematori è particolarmente interessante produrre (inserendo in copertura pennellature fotovoltaiche o usando il recupero energetico degli scambiatori di calore che abbattono la temperatura dei fumi prima del passaggio nei filtri a maniche) e acquisire energia che venga poi auto-consumata (o l’eccedenza riversata in rete). Analogamente per chi gestisce un cimitero che può usare parte delle coperture per produrre energia fotovoltaica da usare (negli ambienti e nelle installazione entro il perimetro cimiteriale, nella illuminazione elettrica votiva o riversare all’esterno in rete).
Stesso discorso per chi gestisce una casa funeraria o un obitorio o ancora un deposito di osservazione, che hanno consumi di energia elettrica cospicui sia per la parte di condizionamento degli ambienti pubblici, sia per la parte di mantenimento a bassa temperatura delle celle refrigerate.

Decreto CER: la doppia modalità di incentivazione

Il decreto prevede una doppia modalità per promuovere lo sviluppo delle CER:

  • una tariffa incentivante rivolta a tutto il territorio nazionale
  • un contributo in conto capitale fino al 40% delle spese sostenute nei comuni sotto i 5.000 abitanti.

Le regole operative per l’accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso e al contributo PNRR sono contenute come allegato nel cosiddetto Decreto CACER e del TIAD, la Delibera dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
In esso si disciplinano le modalità di incentivazione in conto esercizio (tariffa incentivante) dell’energia elettrica, fissando un contingente di potenza pari a 5 GW fino al 31 dicembre 2027 e poi si fissano criteri e modalità per la concessione dei contributi.
Gli incentivi sulle Comunità Energetiche Rinnovabili si applicheranno fino al 30 giugno 2026 per la realizzazione di una potenza complessiva pari almeno a 2 GW.
Il tutto nel limite delle risorse finanziarie attribuite, pari a 2.200.000.000 Euro.

Per chi avesse necessità di maggiori chiarimenti si rimanda ai seguenti link:

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