Una raccolta firme per una proposta di legge che chiede ulteriori tutele per le famiglie dei bambini mai nati è l’inizativa che parte da Firenze, promossa dall’associazione “Pensiero Celeste” di Padova e sostenuta dal MiR (Moderati in Rivoluzione) e dal progetto politico “Innamorati dell’Italia”. Ad ospitare l’iniziativa, il consigliere di Forza Italia Jacopo Cellai, che ha dichiarato:
“Sono personalmente da sempre sensibile su questi temi, e per questo sono molto felice di poter dare voce a questa campagna. Firenze, nel quadro italiano, si è distinta positivamente, quando – nell’ambito di una revisione del regolamento di polizia mortuaria – ha scelto di lasciare in primo piano il tema dei bambini ‘mai nati’, a cui è dedicato un apposito spazio del cimitero di Trespiano. Sottoscrivo in pieno anche l’iniziativa della proposta di legge presentata oggi perché si tratta di un ulteriore spazio di libertà a disposizione delle famiglie che si trovano a vivere questa tragica situazione”. La battaglia di Andrea Napoli, Presidente dell’Associazione, inizia cinque anni fa, quando oltre al dolore per la perdita della figlia alla 27ma settimana di età gestazionale, si è dovuto scontrare con un muro di norme poco chiare e male applicate. Ottenuta l’iscrizione di Celeste all’anagrafe lo scorso gennaio dopo anni di difficoltà burocratiche e giudiziarie, ha deciso di mettere a disposizione la sua difficile esperienza a favore di tutte le famiglie che ogni anno sono colpite da natimortalità. Lo scorso 11 Settembre l’Associazione Pensiero Celeste ha depositato in Corte di Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare che permetterà la discussione in Parlamento dell’introduzione di una norma che determini il peso di 500 grammi alla nascita del feto nato morto quale limite univoco per poterne richiedere l’iscrizione all’anagrafe, garantendo ai genitori la possibilità di decidere, nell’esercizio del libero arbitrio, se richiederla.
“Ci si preoccupa di tutelare gli animali, non ci si preoccupa dei nostri bimbi. Per noi sono persone, non prodotti abortivi.”, spiega Andrea Napoli, “questo è diventato il mio scopo nella vita, dare voce a tutti i nostri bimbi”. Tra i sostenitori della iniziativa anche il Coordinatore Nazionale del MIR, dottor Gerardo Meridio: “La libertà di scelta non deve scontrarsi con la burocrazia. Non c’è cosa peggiore di un genitore che vede il proprio figlio trattato come rifiuto ospedaliero. Per noi i temi etici sono segno di attenzione alla sensibilità delle persone, perciò abbiamo deciso di promuovere e sostenere il tema in tutto il territorio nazionale, facendone informazione attraverso la raccolta firme. Voglio precisare che, pur avendo il supporto del MIR, questa iniziativa è trasversale, apolitica e aconfessionale, perché nell’essere genitori siamo tutti, semplicemente, mamme e papà. Invito perciò tutti i gruppi politici, da destra a sinistra e passando per il centro, ad aiutarci nella raccolta firme”.
“In Italia il disagio sociale viene dalla mancanza dell’attenzione e dell’impegno politico nelle questioni necessarie agli individui. La politica deve fare un cambio di rotta e dare le risposte a quella che è una pandemia. Vogliamo fare in modo che tutta l’Italia ponga l’attenzione su questo tema. Per questo, da Sindaco, lancio un invito a tutti i miei colleghi d’Italia che, attraverso una mozione che invitiamo a discutere presso tutte le case Comunali, istituiscano un registro dei bimbi nati morti all’interno di ognuno dei loro Comuni” ha spiegato Walter Ferrazza, già Sottosegretario di Stato agli Affari regionali ed Autonomie, che per aver vissuto personalmente la natimortalità, ha deciso di contribuire personalmente sia a livello sociale sia politico alla promozione dell’Associazione e delle sue iniziative. La raccolta firme per la proposta di legge inizierà nei prossimi giorni a Firenze e in tutta la Toscana, nei prossimi giorni saranno comunicati calendario e zone raccolta.