Come….”riempire” correttamente una cassetta ossario

Certo: lo Jus Sepulchri ex Art. 93 comma 1 II Periodo D.P.R. n. 285/1990, si esercita sino al completamento della capacità ricettiva del sepolcro (da intendersi in senso molto dilatato), oltre il quale lo stesso diritto di tumulazione naturalmente spira e si estingue…quindi: avanti pure, basta che ci sia posto!

In realtà la Legge…rectius: il regolamento statale, vera Bibbia di non terribili e incattiviti beccamorti, non stabilisce tassativamente misure standard per loculi o tanto meno per le nicchie ossario, (l’unica indicazione di qualche rilievo per i progettisti, ma non obbligatoria è data dalla Circ. Min. n. 24/1993) né, ancora fissa gli ingombri massimi o le cubature per le cassette ossario di cui all’Art. 36 DPR n. 285/1990, lasciando tale definizione alla mera prassi ed all’industria funeraria, che produce, in modo seriale e massivo, quelle orribili cassette di lamiera di cui sono infestati i magazzini dei nostri cimiteri.

Ora, l’unico riferimento indiretto è dato e dettato dall’Art. 87 D.P.R. n. 285/1990, il quale vieta, durante esumazioni ed estumulazioni, operazioni cruente volte a ridurre i resti mortali in contenitori più piccoli rispetto alle loro naturali dimensioni, la norma è pensata, principalmente, per le salme indecomposte (melius: resti mortali di cui all’Art. 3 comma 1 lett. b) DPR 15 luglio 2003 n. 254), le quali non debbono mai esser fratturate o smembrate, ma “a fortiori” vale anche per le semplici ossa: esse non possono certo esser spezzate (orrore nero!), quindi la cassetta ossario al suo interno deve almeno poter ospitare in lunghezza (va bene anche se “di traverso” un femore ed in altezza/profondità il cranio ed il bacino, cioè le ossa più voluminose….per clavicole, falangi e patelle non c’è problema, lo spazio si trova sempre, basta saper impilare correttamente tutto il “materiale” scheletrizzato.

Da una rapida ricerca sul web con Google (parola chiave: “cassetta ossario”) l’elemento scatolare, (magari di forma un po’ svasata e trapezoidale così da riuscire, se possibile, ancora più brutto e squallido!) in cui riporre l’ossame dovrebbe avere queste caratteristiche tecniche: lunghezza minima cm. 55; larghezza superiore cm. 26; larghezza inferiore cm. 22; altezza minima cm. 23.

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Carlo Ballotta

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