Colletta per il cimitero degli inglesi a Firenze

Una campagna di raccolta fondi per salvare il cosiddetto cimitero degli inglesi di Firenze e’ stata lanciata da una catena di lavanderie londinese. Nel camposanto, di proprieta’ della Chiesa Evangelica Riformata Svizzera, dove riposano le spoglie di numerosi intellettuali e artisti – tra cui Elizabeth Barrett-Browning, Walter Savage Landor e Fanny Trollope – che nel 19esimo secolo si erano trasferiti in Italia. Chiuso al pubblico e dimenticato per gran parte del 20esimo secolo, il cimitero ha aperto le porte ai visitatori (su appuntamento) alcuni anni fa grazie agli sforzi della studiosa britannica residente a Firenze Julia Bolton Holloway. Per mantenerlo in buono stato e garantire l’apertura al pubblico sarebbero pero’ necessari circa 500.000 euro La American Dry Cleaning Company, questo il nome della catena di lavanderie che ha lanciato la raccolta fondi, devolvera’ il 25% dei proventi del suo negozio di Maida Vale – il quartiere di Londra dove Robert Browning il marito della Barrett-Browning si trasferi’ una volta rientrato in Gran Bretagna dopo la morte della moglie – alla ristrutturazione del camposanto. La raccolta fondi continuera’ fino al 12 dicembre, anniversario della morte di Robert Browning, ma andra’ oltre se necessario. ”Sono felice dell’attenzione, molto necessaria, che il cimitero inglese ha suscitato e che i britannici siano al corrente di patrimonio culturale purtroppo dimenticato”, ha detto la Bolton Holloway.

One thought on “Colletta per il cimitero degli inglesi a Firenze

  1. Beh, una bella notizia. Almeno per Firenze. Quanti sono invece a conoscenza del reale stato di abbandono e distruzione del più antico cimitero acattolico d’Italia e tra i primi del Mediterraneo? Sapete dove è? A LIVORNO.

Lascia un commento

Quando inserisci un quesito specifica sempre la REGIONE interessata, essendo diversa la normativa che si applica.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.