Per la Cmr (Cooperativa muratori riuniti) di Filo d’Argenta (Ferrara) anche il 2008 è stato un buon anno con un fatturato in crescita che supera i 157 milioni (+ 7 per cento sul 2007) ed una buona redditività di quasi 10 milioni di euro di cui 3,2 milioni derivanti da reddito operativo e 6,5 da plusvalenze del settore cimiteriale. Il gruppo CMR cresce notevolmente superando i 220 milioni di fatturato.
A fine 2008 si interrompe quella crescita pressoché continua che ha caratterizzato il settore costruzioni dalla metà degli anni ‘90 in poi. Sono gli anni in cui CMR, beneficiando del Trend positivo del settore costruzioni e di scelte occulate è passata da 21 milioni agli attuali 220 di fatturato. “La crisi esplosa nel 2008 – sostiene il direttore generale Pier Bruno Caravita -, che ha generato profonda incertezza in cui operare è nata nel sistema creditizio e lì deve trovare soluzioni”.L’economia è in recessione, il settore costruzioni, attualmente fermo, ha bisogno di incisive risposte dal Governo che favoriscano “lo smaltimento dell’invenduto” e attraverso la modifica dei parametri di stabilità sblocchino quegli enti locali che hanno possibilità di investimento.
Per quanto riguarda CMR è venuto il momento di puntare meno sul mercato privato che negli ultimi 15 anni ha dato notevoli soddisfazioni ma che oggi è diventato pericoloso per l’insicurezza finanziaria, per indirizzarci verso il mercato pubblico, le grandi opere e sempre con più interesse verso l’estero. La Nato era (dal 1992) e rimane un cliente da seguire sempre con maggiore attenzione.
Quindi un bilancio 2008 di tutta soddisfazione ed una previsione 2009 che, vista la chiusura del rapporto con alcuni clienti pressoché insolventi e la sospensione di lavori pubblici per mancati pagamenti nonché una crisi ancora tutta da decifrare, mira ad un consolidamento della Cmr attraverso un contenimento del fatturato a 133 milioni e soprattutto una salvaguardia della redditività. Gli altri settori del gruppo Cmr tengono per cui l’obiettivo complessivo per il 2009 è di 185 milioni. Tra i settori quello cimiteriale con la nascita della Holding con al vertice Procim e quello della portualità turistica si confermano i settori di traino del gruppo.
