I posti nei cimiteri a Napoli sono quasi finiti ed i cittadini protestano contro il Comune. Fosse da interro al coperto quasi assenti, mancanza di un impianto di cremazione, cattiva gestione dei cimiteri: sono i motivi alla base della class action promossa nei confronti del Comune di Napoli dall’Associazione per la tutela dei diritti degli utenti cimiteriali. Sono ottomila, secondo le stime, i cittadini coinvolti, per una richiesta di risarcimento di tre milioni di euro.
I cittadini si lamentano in particolare perché sono disponibili le fosse allo scoperto (i campi comuni NdR) ma non quelle al coperto (sotto i loculi costruiti dal primo piano in su). Sembra una class action destinata a non avere riscontro, visto che la norma statale non impone alcun obbligo di sepoltura al coperto. Resta il problema politico di migliaia di cittadini scontenti, che però non hanno ancora capito che devono pagare per il servizio che ricevono.
Gli stessi cittadini lamentano il fatto che non sia ancora disponibile a Napoli un crematorio.
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Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.
Gentilmente, abito a San Giorgio a Cremano (Na) e come ben sapete è stato pubblicato un articolo sul ” Il Mattino ” riferito alla Class Action per contro il Comune di Napoli riguardante i problemi cimiteriali. Vorrei quindi aderire.
Mi servirebbe l’indirizzo o qualche contatto del Presidente dell’ ATduc Sig. Ricciardi Vincenzo, in attesa Saluti.