Cimitero di Staglieno online

l patrimonio storico-culturale del cimitero di Staglieno di Genova, uno dei cimiteri monumentali piu’ grandi e importanti d’Europa, da oggi e’ sul web: grazie ad un lungo lavoro di catalogazione di 2.285 beni architettonici promosso dal Comune di Genova, le immagini e schede su monumenti e sculture del cimitero monumentale genovese sono visibili sul sito www.cimiterodistaglieno.it . Il cimitero di Staglieno comprende un’area di circa 18.000 metri quadrati ed include anche un cimitero inglese, uno protestante ed uno ebraico.
Questa catalogazione web rappresenta la conclusione di una iniziativa che ha potuto concretizzarsi grazie alla collaborazione di diversi soggetti pubblici: alla fine degli anni ’90 il Comune di Genova, nell’ambito della definizione di un programma per la tutela ed la valorizzazione del complessivo patrimonio storico-culturale del Cimitero Monumentale di Staglieno, intraprese una serie di campagne di schedatura catalografica informatizzata delle opere artistiche, scultoree ed architettoniche. Un lavoro vasto e complesso che ha coinvolto anche la Regione Liguria, per gli aspetti informativi ed informatici, le Soprintendenze per i Beni architettonici e per il Paesaggio e per i Beni Artistici e Storici della Liguria, tecnici ed esperti del settore. Questa collaborazione ha consentito la schedatura e la catalogazione di 2.285 beni e la prima integrazione, con dati provenienti dall’inventario informatico, di moltissimo materiale d?archivio, documentale e di progetto, relativo al Cimitero, assicurata dall’Archivio Storico del Comune con il sostegno regionale

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8 thoughts on “Cimitero di Staglieno online

  1. Buonasera io vorrei sapere se è ancora sepolta a Genova cimitero di staglieno mia sorella Deborah carozzo era 1976

  2. Vorrei rintracciare sepoltura di mio nonno Parente Vittorio deceduto a quanto ricordo nel 1966, non abitando a Genova vorrei avere notizie, grazie in attesa di riscontro distinti saluti
    Patrizia Parente

    1. X Patrizia,

      bisogna, innanzi tutto, conoscere il Comune su cui insista il cimitero di sepoltura, in quanto un Comune potrebbe disporre anche di due o più cimiteri. Poi, sarebbe necessario sapere almeno gli estremi anagrafici del de cuius, e la data di morte.
      In seguito, con questi dati minimi, si richiederà di accedere ai pubblici registri cimiteriali (art. 10 T.U. ordinamento enti locali, di cui al D.Lgs n.267/2000) contemplati dagli artt. 52 e 53 del vigente regolamento nazionale di polizia mortuaria – D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285.
      Essi si configurano come una vera e propria anagrafe cimiteriale, dove diligentemente sono annotate tutte le sepolture, le eventuali modificazione di stato dei cadaveri (es. da corpo a ceneri o semplici ossa) anche intermedie, e soprattutto il luogo di collocazione di quest’ultime, sotto forma di feretro, urna cineraria, cassetta per resti ossei o contenitori per esiti da fenomeno cadaverico di tipo trasformativo-conservativo.
      Si rammenta come molti Comuni direttamente, o, gestori di impianti cimiteriali abbiano informatizzato, attraverso appositi totem, la ricerca dei nominativi dei defunti e dell’esatta identificazione della sepoltura che, in extrema ratio, potrebbe anche esser ossario o cinerario comuni, laddove rispettivamente ossa o ceneri non richieste per una destinazione ulteriore, privata e dedicata sono sversate anonimamente, ed in maniera promiscua, indistinta, per una loro conservazione perpetua, ma massiva.

  3. Al Congresso generale d’igiene svoltosi a Bruxelles nel settembre 1852 (l’altro ieri), sulla Questione III, art. 2, si deliberava, tra l’altro, quanto segue: ‘ ‘ ‘ § 12. L’Autorità amministrativa dovrà tenere esatto registro del luogo, e della data di ogni sepoltura fatta, dietro un modello che verrà dato. ‘ ‘ ‘
    La normativa nazionale, a partire dal R.D. 8/6/1865, n. 2322, ha costantemente previsto quelle registrazioni che oggi sono tassativamente dall’art. 52 d.P.R. 10/9/1990, n. 285, recante l’approvazione del regolamento nazionale di polizia mortuaria, con la conseguenza che dovrebbe risultare quali siano i feretri i qualisono stati tumulati nel sepolcro, tanto piu’ che per ogni tumulazione dovrebbe essere stata documentato, ed autorizzato, l’accoglimento nel sepolcro: tuttavia, non sempre cio’ accade …
    il consiglio, quindi, è consultare e compulsare attentamente i pubblici registri cimiteriali, dati indispensabili per la ricerca (non so se in quel dato cimitero il sistema sia stato o meno informatizzato) sono gli estremi anagrafici dei defunti (data di nascita, morte, nome e cognome).

    1. buongiorno,avrei bisogno di rintracciare delle sepolture di parenti. c’è un ufficio, un link, a cui poter rivolgersi? non sono persone sepolte nella parte monumentale.grazie

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