Fratelli d’Italia ha presentato una proposta di legge regionale in Abruzzo, ancora ferma in commissione Sanità, per creare un “camposanto dei bambini mai nati”.
FdI chiede che tale progetto di legge sia oggetto di condivisione e riflessione nel centrodestra e all’interno del Consiglio regionale, nei suoi due punti cardine: l’informativa sulla possibilità di sepoltura dei bambini scomparsi prima di poter venire al mondo, e la non equiparazione del feto ad un rifiuto sanitario, con relativo smaltimento.
La presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione, Maria Franca D’Agostino, l’ha però definita incostituzionale ed illegittima, in quanto volta ad introdurre un meccanismo teso alla tumulazione del frutto del concepimento, a prescindere dal consenso della madre o dei genitori, attraverso un intervento impositivo delle Asl.
Il testo prevede infatti, per ogni aborto prima delle 28 settimane e dopo i 90 giorni, il seppellimento in tale area specifica, anche senza il consenso o la richiesta dei genitori.