Una giornata di incontri e conoscenza per abbattere il pregiudizio e favorire il dialogo. Sono le ragioni che hanno portato all’istituzione della Giornata europea della cultura ebraica, giunta quest’anno all’11esima edizione. Le iniziative organizzate in una cinquantina di città e cittadine italiane, con Livorno capofila, sono di diverso tenore: il filo conduttore è il tema “Ebraismo e arte” che dà conto della peculiarità dell’ebraismo, prima religione monoteista che, al contrario di quelle pagane, deve fare i conti con il divieto di raffigurare il divino. A Modena il 5 settembre 2010 sarà possibile visitare la sinagoga di piazza Mazzini, l’Archivio della Comunità, le strade de vecchio ghetto e il Cimitero ebraico, interessato da lavori di restauro. Anche a Carpi apertura straordinaria del cimitero ebraico, del museo monumento al deportato, dell’ex sinagoga e dell’ex Campo di Fossoli. Visite guidate infine pure a Finale Emilia dove saranno aperti per l’occasione il cimitero e il ghetto ebraico e sarà possibile degustare piatti della tradizione. E poi incontri e approfondimenti: la docente universitaria Anna Foa, a Finale, parlerà di diaspora e diaspore; Ermanno Cavazzoni a Carpi terrà un reading dal titolo “Narrare con un po’ di ebraismo alle spalle”; Diego Papouchado, a Modena, presenterà il libro “Viaggio in un ghetto emiliano – Storia degli ebrei di Modena dal Medioevo al secondo dopoguerra”. E poi ancora mostre, musica, e libri.