Nuova interdittiva Antimafia del Prefetto di Napoli contro l’impresa di servizi del cimitero, addetta alla gestione e al verde nelle due strutture a Castellammare, che aveva vinto l’appalto. È arrivata nel fine settimana ad una svolta una vicenda complessa che va avanti tra pronunciamenti dei magistrati e interdittive negative del prefetto di Napoli.
Per la prefettura l’attuale amministratore della società è collegato alla famiglia di Alfonso Cesarano, arrestato per i suoi rapporti con i clan stabiesi, e quindi la ditta sarebbe permeabile alle infiltrazioni camorristiche dei clan D’Alessandro e Cesarano.
Per di più lo stesso titolare dell’impresa sarebbe collegato a Mario Molinari, un ponte verso Vico Equense e la cosca di Leonardo Di Martino.
A questo punto il dirigente del comune di Castellammare, addetto al cimitero, potrà assegnare la gara, partita nel 2018, alla seconda società aggiudicataria.
Il Consiglio di Stato ha, infatti, ribaltato l’esito del Tar.