A Casapulla si è aperto un acceso dibattito sull’ordinanza comunale n. 26 dell’8 ottobre del 2024, che vieta ai cittadini di introdurre nel cimitero comunale dispositivi votivi alimentati a batteria e pannelli fotovoltaici.
Secondo l’amministrazione comunale questi dispositivi presenterebbero rischi per i fruitori del luogo sacro, sia per la degradazione delle batterie che per il rilascio di sostanze chimiche dannose per la salute e per l’ambiente.
L’ordinanza prevede che i familiari dei defunti, entro sette giorni, debbano rimuovere i dispositivi alimentati a batterie autonome. E, qualora gli interessati non dovessero provvedere nei tempi indicati, il custode cimiteriale procederà a rimuovere i dispositivi in maniera coatta.
Questa decisione ha scatenato le polemiche da parte dei cittadini e, sul tema, sono intervenuti i consiglieri di ‘Per Casapulla’ Anna Di Nardo, Mariacristina di Gennaro, Michele Sarogni e Francesco Trepiccione, secondo i quali, l’ordinanza che obbliga i cittadini a rimuovere dai loculi dei loro parenti defunti i dispositivi elettrici alimentati con batterie o con pannelli fotovoltaici supera i limiti dell’assurdità.
Ciò anche in considerazione dell’interesse ecologista verso le energie rinnovabili.