Il Comitato cittadino “CaligoSuCamogli Lunedì 22 febbraio 2021” ha sollevato dubbi e questioni sulle operazioni di recupero delle salme, travolte dal crollo del Cimitero di Camogli, che, ormai da tempo, risultano sospese, mentre gli inviti a rendere noto il progetto di massima, per la ripresa dei lavori di recupero dal mare, sono rimasti, ad oggi, inevasi.
Le operazioni di riconoscimento delle salme, oggetto della Convenzione tra il Comune di Camogli ed il Policlinico San Martino, si stanno svolgendo attraverso la comparazione dei dati ante mortem (conseguiti grazie alla compilazione delle relative schede da parte dei parenti in vita) e dei dati autoptici o post mortem, ricavabili dall’esame da parte dell’Università dei corpi recuperati.
Ed il ritardo nel recupero dei corpi ancora dispersi, rallenta, conseguentemente, anche le procedure volte alla loro identificazione certa.
A tale proposito il Comitato ha ripetutamente richiesto alla Pubblica Amministrazione, sia la trasmissione dei verbali di riconoscimento effettuati dalla Polizia Mortuaria, sia la lista delle “concessioni perpetue”, che sono state identificate come oggetto di revoca nell’Ordinanza Sindacale 43/2021.
Il Comitato teme, infatti, che – nell’urgenza della situazione – molte salme, presenti nel cimitero, possano essere considerate tra le concessioni “senza parenti in vita” e divenire così oggetto di movimentazione, a seguito di disposizioni discrezionali da parte dell’Amministrazione.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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