Nella città dei morti al Cairo le tombe servono ai bambini per riconcorrersi, alle donne di casa per stenderci i panni, agli attori di un piccolo teatro ambulante per allestire il loro spettacolo di burattini. È quanto racconta il documentario del regista portoghese Sergio Trefaut, dedicato al più grande cimitero del mondo, dove le tombe sono case per un milione di persone. Girato fra il 2004 e il 2009 e presentato per la prima volta al Cairo all’Istituto italiano di cultura nell’ambito del progetto co-finanziato dall’Ue di cinema Rising star, per giovani registi egiziani, il film fa entrare per la prima volta le telecamere nell’immensa necropoli, tuttora utilizzata come cimitero, per raccontare la vita degli abitanti. “Sono molto emozionato – ha raccontato il regista davanti ad una affollata platea – perchè è la prima volta – a febbraio 2012 NdR – che questo film viene proiettato al Cairo e quindi sono molto interessato a conoscere che reazione provocherà qui”.