Bologna: le azioni di Regione Emilia Romagna e Comune di Bologna per contrastare fenomeni malavitosi nel settore funebre

Di seguito, la comunicazione al Consiglio comunale di ieri del Sindaco Virginio Merola sull’inchiesta che ha coinvolto numerose imprese di pompe funebri.

“Ho ritenuto in apertura di Consiglio di parlare di questi brutti accadimenti, è bene che io parli al Consiglio, che il Consiglio abbia piena cognizione da me di quelle che sono le nostre valutazioni e di quello che pensiamo sia opportuno fare. Ho detto in una precedente dichiarazione che su queste questioni non bisogna fare confusione, ma non per una difesa di principio dell’Amministrazione comunale, ma perché c’è un’indagine in corso. Un’indagine dalla quale sta emergendo, in questa inchiesta “Mondo sepolto”, che quello che avveniva nelle camere mortuarie dei nostri ospedali, questo malaffare, questa triste vicenda, innanzitutto rappresenta un grave danno all’etica della nostra comunità e a quello che tutti i cittadini normali si aspettano che avvenga nelle camere mortuarie. Una vicenda che pesa innanzitutto sui nostri professionisti, sul personale sanitario che, con onestà e passione, svolgono il loro lavoro all’interno del servizio sanitario. Ma è soprattutto ai parenti dei defunti, che sono colpiti in un momento in cui il dolore più grande viene fatto oggetto di squallido mercimonio, che dobbiamo pensare in termini di vicinanza, ma anche di azione rapida, riparatrice e determinata per cercare di impedire che questi fatti possano avvenire ancora. Purtroppo è successo a Bologna, succede in altre città, c’è un evidente malcostume generale su queste questioni che tuttavia non deve fare venire meno il nostro impegno.

Permettetemi però di ribadire, in quanto Sindaco e rappresentante della comunità e in quanto tale mai estraneo a ciò che colpisce la comunità, proprio perché c’è un’indagine in corso ribadisco che in questo caso non c’è nessuna responsabilità di omissione di controlli o responsabilità politiche generiche della nostra Amministrazione, come qualcuno ha voluto demagogicamente affermare in questi giorni. Non c’è, sono lieto che non ci sia, è un dato, nel senso che l’azienda Servizi cimiteriali non è sottoposta a indagini. Questa distinzione mi serve per dirvi che, non essendo estraneo il Sindaco a quello che avviene in città, non ha il problema immediato di capire di chi è la colpa, ma il problema di capire come porre rimedio a una situazione che si è determinata. Quindi ho agito in questo senso, stamane ho concordato un incontro con la Regione Emilia-Romagna per valutare le cose che non hanno funzionato nel sistema di prevenzione di questi episodi nelle nostre Aziende sanitarie, per condividere un sistema più adeguato ed efficace di prevenzione e controllo di questo malcostume. Questo incontro che si terrà tra l’assessore Venturi e l’assessore Barigazzi, avrà il compito di valutare queste misure, a cominciare dal tema di una migliore rotazione e di una estensione delle attività di ispezione in ambito sanitario, e quanto sarà opportuno per collaborare, se sarà necessario con la nostra Polizia mortuaria rispetto a questi episodi.

Per quanto riguarda l’azienda Bologna Servizi cimiteriali ho chiesto la convocazione dell’assemblea dei soci, che avverrà venerdì, per formalizzare le dimissioni dell’attuale amministratore delegato e quindi procedere alla nomina di un nuovo componente del consiglio – che sapete è formato da tre persone, due di designazione comune, una dei soci privati – a cui saranno affidate le deleghe operative. Alla luce di quanto avvenuto ed essendo in corso un’indagine non conclusa, alla quale noi diamo tutto il nostro apprezzamento, tutta la nostra collaborazione e tutto il nostro sostegno, è nostra intenzione fare presente all’assemblea dei soci che per il Comune di Bologna è imprescindibile, necessario, inevitabile che la nomina del nuovo amministratore delegato, al di là delle previsioni formali dello statuto societario, sul quale il Comune esprime un gradimento per la proposta avanzata dai privati, al di là quindi del gradimento, sia definita in accordo con il Comune e sia improntata a criteri di garanzia e di terzietà, rispetto alle attività operative e alle imprese che fanno parte della Bologna Servizi cimiteriali. Vi terrò informato, tutti seguiamo il proseguo delle indagini per capire fino in fondo la rilevanza di questo episodio, ho ritenuto opportuno riferirlo qui, in modo che abbiate cognizione sui passi successivi, sui quali vi terrò al corrente dopo l’incontro con la Regione e dopo l’assemblea dei soci.

Questi episodi non devono ripetersi, faremo il possibile con le leggi date perché questi episodi non si ripetano e intervengo oggi in Consiglio comunale per ribadire che ce ne stiamo occupando senza proclami, ma guardando al merito delle questioni e perché non passi l’idea di un disinteresse del Comune di Bologna su questa questione, sulla quale abbiamo già dichiarato con l’assessore Conte venerdì, e della quale ci stiamo occupando concretamente, pur non essendo in presenza di una diretta responsabilità politica dell’Amministrazione comunale. Ovviamente, converrete con me, che al di là di questo che è bene precisare, è compito del Sindaco anche in vostra rappresentanza esprimere tutte le preoccupazioni dei cittadini su episodi di questo tipo che hanno raggiunto anche la nostra città. Ripeto, dopo questi incontri sapremo dettagliare meglio le misure prese in accordo con la Regione e l’esito dell’assemblea dei soci di venerdì, rispetto alla quale abbiamo bisogno di introdurre un elemento di garanzia sulla nomina, che a questo punto della situazione ritengo non debba essere espressione diretta delle imprese, ma un elemento di terzietà rispetto alla conduzione della nostra azienda, anche se la nostra azienda non è stata coinvolta direttamente in queste attività che riguardano le camere mortuarie e l’attuale amministratore delegato”.

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