In Certosa si approfondisce la tradizione del pianto rituale funebre nel Mediterraneo, presentando – fino a domenica dalle 19 alle 21,30 – il lavoro video di Valentina Medda “The Last Lamentation”.
Il Mediterraneo viene pensato dall’artista come luogo di attesa, incarnazione di un’assenza, momento di sospensione e trapasso, deposito di cadaveri, raccontando la tragedia del mare attraverso un’ipnotica partitura vocale e coreografica.
Dodici donne piangenti, vestite di nero in piedi accanto al mare, danno vita ad un rituale grido condiviso, che diventa l’unico linguaggio possibile per raccontare una tragedia contemporanea.
Il coro, col suo lamento funebre, piange il Mediterraneo ed i suoi morti, tentando di ridare dignità a quelle vite considerate sacrificabili.