A Treviglio, dopo la scomparsa della moglie due anni fa, un ottantenne è andato a farle visita al cimitero quasi ogni giorno, sempre in sella alla sua bicicletta.
A maggio, però, l’Amministrazione ha vietato l’accesso al cimitero in sella alle due ruote.
E l’anziano, con problemi di deambulazione, ha deciso di promuovere un ricorso al Tar di Brescia.
Il tribunale ha disposto una sospensiva del divieto di accesso in bicicletta, anche se valida solo per il pensionato.
Infatti le intenzioni del Comune di Treviglio, nel promuovere la stretta sulle biciclette, erano motivata dal tentativo di portare decoro e maggiore sicurezza nel cimitero.
Erano già 300 gli assegnatari di un permesso che consentiva di entrare nel camposanto in bicicletta, dopo aver presentato un regolare certificato medico.
In cambio, l’amministrazione ha disposto un servizio di trasporto affidato a una caddy-car, la piccola automobile elettrica utilizzata nei campi da golf.
Essendo però la macchina una sola, nei giorni di maggior affluenza si creano lunghe attese per poter usufruire del servizio.
Nel caso del pensionato la Corte ha ritenuto che l’interesse non fosse generale, ma andasse azionato in giudizio.
Ora comunque l’amministrazione ha previsto la modifica del regolamento cimiteriale con l’inserimento di un comma: «L’accesso al cimitero non è consentito con la bicicletta».