Bevagna: dipendente comunale infedele

Un 42enne dipendente del Comune di Bevagna (impiegato, in passato, nello specifico all’Ufficio anagrafe)si trova ora agli arresti domiciliari. Su di lui pende un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Spoleto su richiesta della Procura competente. Per l’uomo si configura l’accusa per furto aggravato, truffa, possesso e fabbricazione di documenti d’identificazione falsa, abuso d’ufficio, falsità in scrittura privata e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale. A lavorare alle indagini sono stati i Carabinieri della stazione locale, insieme al personale della Digos di Perugia.
Tra i fatti contestati l’uso improprio dei benefici della legge 104, reiterato, da parte del 42enne dipendente comunale. L’uomo si serviva della “legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” del 1992, usufruendo dei permessi per recarsi in Inghilterra per motivi non certo legati all’assistenza del familiare.
Verrebbe poi accusato di falsificazione di documenti di identità falsi e di appropriazione indebita di somme comunali.
Ulteriore capo d’imputazione contestato al dipendente comunale, infatti, è una falsa richiesta di retrocessione di loculi cimiteriali a discapito di una signora anziana.
L’attività d’indagine ha permesso di scoprire anche questo reato imputato al 42enne, il quale, ricoprendo anche la carica di responsabile dei servizi cimiteriali, attraverso la falsificazione della documentazione per la restituzione di loculi, è riuscito ad appropriarsi di ingenti somme di denaro, frodando l’amministrazione comunale.
Il sindaco di Bevagna ha stigmatizzato l’episodio e affermato che il Comune è parte lesa. Verranno assunti i provvediemnti disciplinari del caso.

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