Nel corso del convegno annuale dei cimiteri europei membri di Asce, Association of significant cemeteries of Europe, svoltosi al Mamu di Mantova il 22 settembre scorso, il cimitero monumentale di Bergamo è stato inserito nell’Atlante dei cimiteri significativi italiani.
Il 2 marzo 1896 la municipalità cittadina decise di costruire il nuovo cimitero unico, pubblicando un bando di concorso nazionale, per costruirlo accanto a quello già esistente di San Maurizio che sarebbe stato inglobato nel nuovo impianto.
Il progetto vincitore fu quello dell’architetto milanese, Ernesto Pirovano (1866-1934), l’architetto che progettò la stazione centrale di Milano e nel 1900 partirono i lavori.
Nel maggio del 1904, dopo la benedizione del vescovo di Bergamo, Monsignor Gaetano Camillo Guidani, il Cimitero nuovo cominciò ad accogliere le prime sepolture.
Fra i monumenti di interesse dal punto di vista storico-artistico presenti nel cimitero di Bergamo, le tombe di “Alessandro Nini da Fano, Alessandro Virgilio Dolci, Gianandrea Gavazzeni, personaggi illustri sepolti al Famedio e la tomba di Mario Sironi famoso pittore del XX secolo.
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