Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo, ha illustrato in varie interviste la situazione di difficoltà in cui versa la sua città a causa dell’emergenza COVID-19.
In cimitero si è arrivati a fare una sepoltura ogni mezz’ora. Il crematorio a pieno regime e nonostante tutto la necessità di spostare feretri a cremare in altre città.br>
Le camere mortuarie di Bergamo, ma anche di Brescia, sono ormai sature.
E sorge una nuova emergenza:
“l’epidemia non toglie solo il diritto alla vita, ma anche quello di una sepoltura dignitosa. I pazienti ricoverati in gravi condizioni negli ospedali spirano da soli, senza nessuno accanto, senza la possibilità di salutare i propri cari. E, al sopraggiungere del decesso, viene immediatamente disposta la certificazione di morte. I parenti, spesso, sono in isolamento nelle proprie case, o peggio in terapia intensiva, tanto che gli addetti alle onoranze funebri non sanno a chi rivolgersi per i funerali.”
Un dramma nel dramma che si sta vivendo in silenzio.
In Piemonte vi sono zone che nell’ultima settimana hanno conosciuto un picco di contagi, specie nelle province di Alessandria, Novara e Asti.
Le ditte di onoranze funebri si stanno facendo carico, tra mille difficoltà, del trasporto funebre delle vittime di Coronavirus. Lo stesso i gestori di cimiteri e crematori.
Sono state vietate le veglie e le cerimonie in chiesa ee è ormai ammessa la sola benedizione della salma in cimitero in forma privata. Anche in questo caso vale la regola dell’assembramento e della distanza.
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