Nuovo dibattito tra l’associazione “La città che vorrei” e l’amministrazione comunale di Avola sulle concessioni perpetue.
Giuseppe Caruso, portavoce dell’associazione, ha sottolineato l’iniziativa di alcuni cittadini avolesi avanti al Tar di Catania, con l’impugnazione della modifica regolamentare assunta dal Comune.
Ha ricordato come alcuni mesi fa il Consiglio Comunale avesse modificato il Regolamento comunale di polizia mortuaria stabilendo che le concessioni perpetue, rilasciate anteriormente alla data di entrata in vigore del DPR 803/1995, trascorsi 99 anni, dalla data della originaria concessione, siano trasformate in concessioni a tempo determinato di 99 anni e che gli interessati aventi diritto debbano provvedere al pagamento del relativo canone di rinnovo.
Per questo alcuni cittadini, titolari di una concessione perpetua, hanno impugnato avanti al TAR di Catania tale modifica del regolamento, nonché l’avviso pubblicato sul sito del Comune con il quale l’Amministrazione invitava i concessionari in vita o gli eredi a presentare istanza per il rinnovo delle concessioni scadute.
L’associazione “La città che vorrei” invita chi ha rinnovato la concessione a chiedere la restituzione di quanto indebitamente versato nelle casse comunali, invitando l’Amministrazione ad astenersi dal dare esecuzione alla delibera oggetto di impugnazione.
L’amministrazione comunale ribadisce d’altro canto che le modifiche del Regolamento Cimiteriale approvate dal Consiglio comunale di Avola con la deliberazione del 31.11.2023 recepiscono e danno attuazione a quanto previsto dalle disposizioni normative e giurisprudenziali in materia.