E’ fissata per le ore 16 di sabato 9 aprile la cerimonia di apertura del Cimitero Nuovo di Cesena, alla presenza del sindaco di Cesena Paolo Lucchi, del sescovo di Cesena – Sarsina Douglas Regattieri, del progettista dell’opera professor Paolo Portoghesi, l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Cesena Maura Miserocchi e dell’ingegner Walter Sacchetti in rappresentanza della CCC (Costruzione cimitero Cesena soc. Cons. A.r.l.), la società concessionaria che ha realizzato l’opera ricorrendo allo strumento del project financing.
“E’ una giornata importante per Cesena – sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi -, che si arricchisce di un’opera fondamentale, destinata a rimanere a servizio della nostra città per i prossimi 50-100 anni e segnarne la storia. A contraddistinguere questo intervento c’è l’alta qualità architettonica, espressa dal progetto del professor Portoghesi e del gruppo che ha lavorato con lui, che ha saputo coniugare le particolari esigenze di raccoglimento e intimità con soluzioni costruttive e formali di grande pregio, in armonia con la cornice del paesaggio circostante. In questo contesto si inseriscono anche nuovi servizi, come quello della cremazione, la cui richiesta è in continua crescita”.
Dopo il taglio del nastro, che avverrà all’ingresso principale di piazzale Don Pasquino Borghi, ci si sposterà nel chiostro porticato davanti alla Cappella. Qui si terranno gli interventi ufficiali e il Vescovo impartirà la benedizione. Al termine, intorno alle ore 17, sarà effettuata una visita guidata al Cimitero Nuovo. Nel corso della cerimonia tre giovani violinisti dell’istituto Corelli – Sibilla Foglia, Veronica Tontini e Francesco Turci, allievi del professor Cristian Zangheri – eseguiranno alcuni brani musicali di Badings e Boccherini. Poi, da lunedì 11 aprile il Cimitero Nuovo di Cesena entrerà in funzione a tutti gli effetti.
Ubicato fra la via Romea e il canale di scolo Laghetto, su un’area di circa 6 ettari, il Cimitero Nuovo di Cesena porta la firma progettuale del professor architetto Paolo Portoghesi, coadiuvato dallo studio di architettura Farnedi Miserocchi Paolucci L’intervento è il risultato di un project financing, promosso nel 2002 dall’Amministrazione Comunale e che nel dicembre 2004 ha visto l’aggiudicazione alla società di progetto costituita dalla Conscoop, dalla ditta Sacchetti Nello e dalla cooperativa Cils (che si occuperà della gestione), tramite una concessione per la progettazione, costruzione e gestione per una durata di 23 anni.
L’opera che entra in funzione rappresenta il primo stralcio di un progetto più ampio, che sarà portato avanti in futuro, con una previsione di completamento definitivo nell’arco di 17 anni. In questa prima fase, accanto al primo nucleo di tombe, per un totale di 4335 loculi, 900 sepolture in tombe di famiglia e 704 ossari, sono stati realizzati la cappella con sagrato, il porticato di collegamento e un edificio di servizio posto all’ingresso della struttura. I loculi sono ospitati in un edificio sviluppato su tre livelli e affacciato su un chiostro centrale sistemato a prato, studiato per favorire la quiete e il raccoglimento. I loculi sono disposti in altezza su cinque ordini e sono frazionati con partizioni strutturali che facilitano il raccoglimento, suddividendo i lunghi corridoi in piccole nicchie dal carattere più intimo. Il blocco è dotato di ascensore, servizi igienici, vani di servizio, zone attrezzate con fontanelle sui vari piani.
A questo edificio si raccorda quello destinato alle tombe di famiglia, che si sviluppa su due piani: ospita 40 tombe per famiglie con una disposizione che consente ad ognuna una caratterizzazione formale personalizzata, pur mantenendo una unitarietà dell’insieme. La Cappella per i riti religiosi, di forma circolare, è interamente rivestita con mattoni faccia vista, mentre la copertura ha una struttura concentrica in legno. Circondata da un suggestivo “portichetto”, si “apre” su un vasto sagrato pavimentato con tavelle di cotto naturale e a sua volta circondato da portici. Dal portico si accede, su tre lati del sagrato, ad un’altra serie di tombe private.
L’accesso al cimitero nuovo avviene tramite un atrio monumentale, inserito nell’edificio d’ingresso, all’interno del quale trovano posto anche il punto di accoglienza, gli uffici tecnico-amministrativi, il forno crematorio, l’alloggio del custode e tutti i servizi per il personale e per le attrezzature. Al piano superiore, oltre alla sala autoptica, al deposito attrezzi e alle centrali tecnologiche, è stata prevista una “piazzetta evocativa” raccolta attorno alle urne cinerarie cui fa da sfondo una vetrata artistica a simboleggiare la croce. Anche questo stabile è dotato di un portico su cui, fra le altre cose, si affaccia la sala dei commiati per i non cattolici. Dal porticato d’ingresso è possibile accedere direttamente nei due percorsi coperti, posti a quote diverse, che servono tutti gli edifici per loculi e tombe di famiglia. L’accessibilità ai disabili è garantita da due ascensori e da rampe con pendenza adeguata. L’importo complessivo dell’opera è di 40milioni di euro.
Accanto alle strutture cimiteriali vere e proprie, questo primo stralcio di intervento ha riguardato anche la costruzione della via Pacem in Terris, nuova strada d’accesso, completa di marciapiedi, pista ciclabile e fermata per il bus, la nuova rotonda sulla via Romea e il parcheggio a servizio del Cimitero, con 210 posti auto.