Comunicato stampa della Regione Lombardia
Milano, 30 gennaio 2007
Novità in vista per le circa 1.050 imprese funebri lombarde.
Con l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio regionale delle modifiche al regolamento di attività in vigore dal novembre 2004, alcune scadenze dell’attuale regime normativo, previste per il prossimo 12 febbraio, sono state prorogate di 90 giorni.
“Questo – dice il presidente della Commissione “Sanità”, Pietro Macconi (AN), relatore del provvedimento – permetterà di dare più tempo alle imprese, soprattutto a quelle più piccole, per adeguarsi alle nuove norme regolamentari di attuazione della legge regionale”. Le modifiche permetteranno alle imprese di utilizzare ogni forma di contratto per il personale necessario a svolgere il servizio (almeno quattro operatori funebri o necrofori) “nel rispetto della normativa nazionale in materia di impresa e di mercato del lavoro”.
Il regolamento, così modificato, precisa i requisiti per l’autorizzazione e l’esercizio dell’attività funebre, ammette la realizzabilità delle opere di urbanizzazione primaria all’interno della fascia di rispetto cimiteriale (area minima di 50 metri), prevede nuove norme sulla cremazione e il seppellimento di cadaveri portatori di radioattività e stabilisce la possibilità di disperdere le ceneri già tumulate. Un punto specifico riguarda poi i “prodotti abortivi” di presunta età di gestazione dalle venti alle ventotto settimane complete, i feti che abbiano presumibilmente compiuto ventotto settimane di età intrauterina e i “prodotti del concepimento” di presunta età inferiore alle venti settimane In questi casi la direzione sanitaria informa i genitori della possibilità di richiedere la sepoltura. In mancanza della richiesta l’ospedale provvede all’inumazione in fosse comuni.
