Ancora in crescita le imprese funebri in Italia

Sono oltre 4500 le imprese attive in Italia nel settore delle pompe funebri e delle attività connesse (+4,7% in un anno), a cui vanno ad aggiungersi più di 1400 imprese attive nel commercio di articoli funerari e cimiteriali (-1,2% in un anno) e quasi 20mila fioristi tra ambulanti e fissi. Complessivamente il settore del “caro estinto” cresce soprattutto in Liguria (+9,2% in un anno), in Valle d’Aosta (4,9%), in Umbria (+4%) e in Calabria (+3,5%). In Lombardia Sono complessivamente quasi 600 le imprese attive in Lombardia nel settore delle pompe funebri e delle attività connesse (+3,9% in un anno), a cui vanno ad aggiungersi circa 130 imprese attive nel commercio di articoli funerari e cimiteriali (-3,7% in un anno). Il giro d’affari delle imprese lombarde del caro estinto vale 170 milioni di Euro. E ci sono poi quasi 2600 fioristi tra ambulanti e fissi. A Monza e Brianza le imprese del caro estinto sono 239, tra le pompe funebri e attività connesse e il commercio di articoli funerari e cimiteriali (51) e fioristi ambulanti e fissi (188). Le informazioni sono tratte dallo studio che annualmente viene diffuso dalla Camera di Commercio (quest’anno di Monza e Brianza).

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0 thoughts on “Ancora in crescita le imprese funebri in Italia

  1. scusa ma per me e una cosa seria non e uno scherzo sto veramente cercando di aprire un ‘impresa di pompe funebri e vorrei sapere cosa veramente devo fare.
    mi dicono che c’e un associazione che non so chi sia.
    che bisogna fare un corso.
    e che ci si puo’ appoggiare a questa associazione anche per altro sempre riguardante nel settore .
    io sono di milano mi puoi dare delle lucidazioni in merito?

  2. Ciao Gejar, io sono un marmista… in alcuni precedenti posti questo aspetto era emerso.
    Il servizio veniva offerto a pacchetto, ovvero tutto incluso eccetto fiori (pagato 500 mila lire) e il pullman (non utilizzato).
    quindi cassa più economica e pratiche varie.
    La parte relativa al marmista l’ho fatta io personalmente ed è esclusa dalle cifre indicate.

    Da quello che mi dicono i miei clienti, sotto i 4.000 compreso un cesto di lilium un funerale non si fa…

    Il mio dubbio consiste nel rilevare un’impresa da 40 servizi annui circa, pagare l’affitto del negozio, appoggiarmi al centro servizi per poi scoprire che tirando le somme solo questa attività mi fa guadagnare poco più di un impiegato.
    E senza abbinarci l’attività da marmista non so se risulterebbe un “affare”.

  3. Per Carlo rispondo a quella del 2 marzo.
    E’ vero che si parla di Milano con una media di euro 4000,00 ma nessuno scrive che invece sci sono c.a 2500 servizi che non superano euro 1100,00 e sono i famosi calmierati concordati dal dolente con il Comune. Questi servizi sono sottopagati ma purtroppo molte Imprese funebri sono state costrette ad accettare una simile imposizione se non volevano chiudere la propria attività. Si tenga presente che, gli studi di settore portano come media di un costo servizio di euro 2550,,0 vorrei capore come faranno un domani questi Impresari che hanno accettato il prezzo calmierato a giustificarsi con l’agenzia delle entrate !! Per quanto hai invece pagatu tu nel 2000 posso bisogna anche vedere che tipo di servizio ti hanno eseguito, cosa hai scelto, ed attenzione, non ischiare mai nel prezzo del funerale il costo dei fiori, delle pratiche, delle necrologie, dei loculi perchè, queste sono solo voci anticipate per conto dei dolenti dall’Impresario e non importi che vanno ad aumentare il costo del servizio.

  4. Grazie Gejar,

    in effetti concordo con quello che dici, l’unica cosa sono i prezzi che dai sondaggi presenti su questo sito danno a milano una media di 4.000 e più e per esperienza personale posso dire di aver pagato in vecchie lire nel 2000 seimilioniecinquecento un semplice servizio.

    Ovvio, poi i fattori che influenzano sono molteplici.

    grazie di nuovo

  5. A Carlo rispondo alla sua dell’1.3.
    Le tue domande sono giuste ed appropriate, non è la prima volta che mi cimento in materia e chi legge sa benissimo come la penso. Aprire una attività di onoranze serve di avere : tanta pazienza perchè per arrivare a fare 40-50 servizi come tu dici occorrono almeno 2-3 anni di attività, farsi conoscere bene, agire con correttezza e professionalità e, poi non è detto che ci si riesca. Stare di servizio sempre 25 ore su 24, doversi dimenticare passeggiate, gite, ferie, anniversari, Natali ed ultimi dell’anno, discoteca e quanto altro perchè verrai semèpre oberato dal pensioero ” e se mi chiamano per un serizio? ” Inoltre, i prezzi, oggi siamo arrivati a pubblicizzare prezzi da 1054,00 euro oppure 1800,00 euro con pagamenti a 60 mesi, saresti tu in grado di offrirli ? Questi sono i contro mentre per i pro, il piccolo guadagagno che ne potrebbe scaturire, non ti rièpagherà nel breve nei dei sacrifici nelle delle spese che comunque dovrai affrontare e che, non sono poche. Non pensare di risolvere tutto con un Centro servizi, anche questo lavora e comunque deve praticare una maggiorazione sul prezzo che poco che sia abbassa il tuo utile. Mi premetto di darti un consiglio spassionato, PENSANE UN’ALTRA!!! oramai sono troppi quelli che operano nel settore e poi, come sarà in base alle nuove normative in fase di discussione?

  6. Pro e Contro Attività Funebre.

    Su questo sito web noto l’interesse di molti nel voler aprire un’attività di Pompe Funebri.
    I “Nuovi” la vedono come un’occasione di guadagni, elevati e per certiaspetti semplice, spesso banalizzando o semplificando troppo questo tipo di attività.
    I “Vecchi”, i possesso di imprese con dipendenti in regola e mezzi lamentano i continui cambiamenti, le difficoltà e la concorrenza sleale sia di agenzie storiche, sia di agenzie appena nate che si appoggiano a terzi.

    La mia domanda è capire quali siano i pro e i contro di questa particolare attività, che sicuramente cela molti apsetti che solo gli appartenenti al setotre conoscono e che certamente sono tuttal’tro che semplici o banali.

    1 – Perchè aprire o rilevare un’agenzia funbere ?
    2 – Quando il gioco vale la candela ?
    3 – In un paese o città, appoggiando a centri servizi, quali sono i requisiti necessari per rimanere sul mercato ? (es. num minimo di servizi annuoi, 40 ? 50 ? 60?)
    4 – tenendo in considerazione le ultime riforme (es. dal 2007 in lombadia ) e le future che si stanno discutendo, in quale direzione sta andando queste settore ?
    5 – Agenzia funebre significa solo servizio o anche lapide e affini ?

    Grazie a tutti, vi saluto nela speranza che quanto sopra riportato sia chiaro e possa esssere di aiuto.

  7. ciao,
    mi presento, mi chiamo Giancarlo sergi è sono un impresario funebre, vorrei rispondere al sign.Pier Francesco ghisleri. per esequie pubbliche si intende quando un rito funebre viene espresso dai familiari in modo aperto, cioè quando viene pubblicata la morte del proprio estinto tramite un manifesto lutto una gazzetta o altro, no che viene pagato dal comune, non è competenza di esso provvedere al pagamento del funerale a meno chè non si offrino coloro che sono di competenza cioè il Sindaco o chi per lui, a saldare il conto al posto della famiglia, ma questo avviene solo in casi eccezionali, che vengono stabiliti da esso ma a titolo umanitario tengo a specificare. Es:nel caso in cui la famiglia fosse in situazioni economiche disastrose o altro…
    Spero che sia stato quasi chiaro nella spiegazione.
    distinti saluti

  8. Salve
    per funerale pubblico cosa intendi?
    Se si tratta di funerale di Stato paga lo Stato
    Se è un funerale commissionato dall’aministrazioni comunali per problemi economici dei familiari del defunto, allora paga il comune con una delibera urgente ( senza fare L’asta di assegnazione del servizio funebre)

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