A Taranto, si inasprisce la vertenza tra l’Amministrazione comunale commissariata e i lavoratori della cooperativa sociale “L’Ancora” che gestisce la manutenzione del cimitero di San Brunone.
Il 9 gennaio 2007 per chi legge), la rappresentanza sindacale degli operatori cimiteriali è stata ricevuta in Prefettura.
«Sono state poste le condizioni per una utile mediazione e soluzione dellla vertenza – fa sapere lo Slai Cobas – ma la giunta commissariale fa resistenza e se entro due giorni la trattativa non andrà avanti, venerdì 12 gennaio ci sarà lo sciopero di tutti i lavoratori della cooperativa con il blocco dei servizi cimiteriali».
Il 9 gennaio 2007 il Prefetto ha presieduto il tavolo tecnico tra le parti in causa della lunga vertenza in atto.
Nella prima parte dell’incontro, il commissario Blonda ha ribadito che i lavoratori andranno in mobilità.
Dopo l’indizione della gara d’appalto saranno riassunti ma in numero ridotto da 52 a 45 e con un minor accumulo di ore lavorative giornaliere.
La presidenza della cooperativa, invece, ha sostenuto che il numero attuale dei lavoratori é quello necessario a svolgere il servizio e che non può farcela se l’Amministrazione confermerà la riduzione dei fondi messi a disposizione per il servizio.
Lo Slai Cobas ha respinto fermamente la mobilità. «Quello cimiteriale é un servizio indispensabile ai cittadini – ha spiegato il sindacato – e non si può ridurre.
Non ci si può ricordare dei lavoratori come servizio essenziale quando si fermano e dimenticarsene nel momento in cui si tratta di tutelare orario e lavoro. Qui non c’è alcun alcun organico gonfiato».
Con fondi di minore portata, il servizio sarebbe ridimensionato: orario ridotto di apertura del Cimitero e tempi obbligati per tumulazioni e sepolture. Le due parti sono separate da 200mila euro: al servizio, il Comune vuole destinare 1 milione di euro l’anno, mentre per sindacato e cooperativa ne occorrono 1.200.000.
Il Prefetto ha posto all’attenzione delle parti uno sforzo di approfondimento per trovare una soluzione tale da garantire che l’attuale proroga sia alle stesse condizioni di prima, con 6 ore lavorative, e che si possa modificare il capitolato della gara d’appalto per garantire un punto di incontro.
L’Amministrazione, però, non ha fatto marcia indietro, anche se ha accettato la disponibilità entro due giorni a comunicare al sindacato se una modifica sia ancora possibile. I lavoratori e lo Slai Cobas, quindi, hanno quindi deciso di proseguire la tratta tiva per altri due giorni.
Ma data l’urgenza della sitazione, ha chiesto di «evitare manovre dilatorie» preannunciando per venerdì 12 gennaio uno sciopero dei lavoratori con blocco totale dei servizi cimiteriali. Quarantotto ore dovranno servire a chiudere positivamente la vertenza in modo che l’astensione dal lavoro, con immaginabili disagi per i cittadini, sia infine revocata.
fonte: www.ilmeridiano.info