«Raramente accade in altri settori. Ma quando effettuiamo un intervento di manutenzione o miglioria ai cimiteri, riceviamo diverse telefonate di ringraziamento». La constatazione dell’assessore Piergiorgio Ghibò testimonia quanto i cimiteri rappresentino un luogo importante per la comunità, per la conservazione della sua identità e memoria. Custodi di personaggi illustri e gente comune, i campisanti richiedono grande attenzione e cure costanti: «È un servizio estremamente delicato e verso cui c’è grande cura», conferma Ghibò.
Nel Comune di Luserna S.G.(Svizzera) i cimiteri sono due: quello dei Malanot, lungo via I Maggio, e quello in frazione Luserna. Entrambi, anche se per motivazioni differenti, necessitano di un ripensamento: «In frazione Luserna sono disponibili ancora sei loculi più alcune cellette – spiega l’assessore -, ma è necessario ridisegnare la pianta del camposanto per costruire con una certa urgenza almeno altri 16 loculi. Magari suddivisi in due serie di otto, a doppio ingresso e con un porticato nel mezzo».
La mancanza di spazio dipende anche dalle caratteristiche del terreno utilizzato per un recente ampliamento, che non permette la mineralizzazione delle salme (leggasi decomposizione): «In questa sezione non abbiamo più inumato nessun defunto – precisa Ghibò -, ma ci sono parecchie sepolture già “scadute” che tuttavia non possiamo ancora rimuovere».
Ai Malanot, oltre all’ultimo lotto di loculi già costruiti e che saranno collaudati entro la fine del mese, sono previste 140 nuove cellette-ossario, che si aggiungeranno a quelle sotterranee in parte ancora disponibili: «Saranno realizzate tra due serie di loculi – spiega Ghibò – e copriranno alcuni retro-tomba poco gradevoli esteticamente». Anche qui è necessario ridisegnare la disposizione delle sepolture, senza tuttavia espandere ulteriormente il camposanto: «La popolazione di Luserna S.G. sta diminuendo – conferma l’assessore ai Cimiteri -: tempo fa avevamo acquistato un terreno per un eventuale allargamento ma non è stato ancora utilizzato. Difficilmente lo sarà»