Dal 20 novembre 2006, a Roma, sarà possibile disperdere in natura, sia in aree private che allaperto (campagna, mare, lago, fiume), oppure presso unarea attrezzata dallAmministrazione Comunale, le ceneri di un proprio caro defunto.
Lo annunciano il presidente di AMA, Giovanni Hermanin, e lAssessore alle Politiche Sociali del Comune, Raffaela Milano. Roma afferma Hermanin – è una delle prime grandi città ad applicare la dispersione in natura.
Chi vorrà potrà utilizzare il Giardino dei Ricordi allinterno del Cimitero Flaminio, luogo pensato e realizzato dallAMA e dallAmministrazione Comunale per offrire il raccoglimento adeguato al rito.
Già da lunedìprossimo gli uffici dei Cimiteri Capitolini potranno accogliere le richieste.
La nostra città – aggiunge lassessore Milano si era per tempo preparata per offrire ai cittadini questo servizio; ora finalmente si èconcluso il necessario iter legislativo che ha reso possibile la dispersione delle ceneri, ed il nuovo servizio è quindi pienamente operativo
Solo nel 2005 a Roma sono avvenute circa 5.500 cremazioni.
Nei primi 9 mesi del 2006 sono state oltre 4.600.
Il Giardino dei Ricordi si estende su unarea verde collinare di 30.000 mq e vi si accede percorrendo il Viale dei Ricordi, costituito da circa 200 cipressi.
Il fulcro del sito ècostituito dallarea circolare centrale, una radura circondata da alberi ad alto fusto, progettata per restituire al visitatore un senso di pace interiore e di raccoglimento, e accessibile in ogni sua parte ai diversamente abili.
Una passerella di legno rivolta verso lorizzonte, con lo scenario dei Monti Sabini, conduce alla Conca Cineraria, il luogo in cui le ceneri verranno effettivamente disperse, raccolte e, tramite un sistema di circolazione dellacqua, restituite alla natura. Un muro di lastre di travertino bianco si estende sul lato ovest, su di esso potranno essere ricordati i nomi di quanti hanno trovato pace nel silenzio del Giardino dei Ricordi.
Una Sala del Commiato, infine, permetterà a parenti ed amici di porgere lestremo saluto ai propri defunti.
fonte: online-news.it