AMA Roma, tanto rumore per nulla

”Se è vero, da quello che leggo in questo ore, che i 18 milioni sui servizi cimiteriali non figurano tra le perdite del bilancio 2017 approvato dal nuovo cda di Ama, significa che mi sono dimessa per nulla. A questo punto qualcuno dovrebbe chiedere scusa. Ora mi aspetterei le dimissioni di chi ha proposto e votato la delibera che bocciava il bilancio 2017 di Bagnacani, per un minimo di coerenza. Parlo di Lemmetti, Giampaoletti e della stessa sindaca Raggi”.
Lo dice all’Adnkronos Pinuccia Montanari, ex assessore all’Ambiente di Roma, dimessasi l’8 febbraio scorso in polemica con la Giunta Raggi per la bocciatura del bilancio 2017 di Ama, approvato ieri dal nuovo consiglio di amministrazione della municipalizzata dei rifiuti romana con un rosso da 136 milioni di euro. Ma tra le perdite non figurerebbero quei 18 milioni sui servizi cimiteriali al centro di un lungo braccio di ferro tra il Campidoglio e il cda di Lorenzo Bagnacani, conclusosi con le dimissioni di Montanari e la ‘cacciata’ del consiglio d’amministrazione.
”L’unico elemento del contendere di quella delibera, per cui mi sono dimessa, erano infatti quei 18 milioni. Quelli che, invece, hanno portato al rosso da 136 milioni sono elementi nuovi, giuridicamente novativi, e successivi alle valutazioni in base alle quali è stato bocciato il bilancio firmato dal cda di Bagnacani.
Ci hanno tenuto otto mesi in ballo su quei 18 milioni ma se, come sembra, non fanno parte del rosso significa che avevamo ragione noi, che andavano messi come aveva fatto correttamente Bagnacani.
A questo punto mi chiedo se non fosse solo una scusa per mettere in discussione il nostro modello di economia circolare applicato a Roma”.

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