Oggi Giovedì 5 ottobre 2023 ore 11.30 al Cimitero Monumentale della Certosa – Via della Certosa 18, Bologna – avrà luogo la conferenza stampa di presentazione dell’intervento di restauro conservativo del Monumento Rossini Colbran.
Al termine seguirà la visita al Monumento Rossini Colbran nel Chiostro Maggiore, portico sud-est.
Il progetto di restauro è stato effettuato sotto la direzione e responsabilità tecnica della Prof.ssa Miriam Ricci, titolare dell’insegnamento di “Restauro dei materiali Lapidei” presso la Scuola di Restauro dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, nel quadro di una convenzione scuola-cantiere tra il Museo civico del Risorgimento del Settore Musei Civici Bologna e l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Alla morte del suocero Giovanni Colbran, nel 1920, Gioachino Rossini acquistò un sepolcro presso la Certosa di Bologna, per far realizzare per lui e la sua famiglia un monumento funerario.
Il monumento, fu prima affidato a Adamo Tadolini, ma poi realizzato nel 1823 dallo scultore Del Rosso di Carrara e posto nel Chiostro Maggiore.
Nel monumento è presente la figura di Isabella Colbran – cantante di talento e compositrice, interprete di molte opere di Rossini, che l’avrebbe sposata a Castenaso nel 1822 – seduta e appoggiata a una colonna mentre regge il busto del padre, mentre in basso un puttino alato suona una cetra.
Nella tomba sono sepolti la madre di Rossini, Anna Guidarini, il padre Giuseppe e la stessa Isabella Colbran, dalla quale il musicista si era separato nel 1837.
Gioachino Rossini venne tumulato invece al cimitero di Père Lachaise di Parigi, accanto a Chopin e Bellini e solo nel maggio del 1887 la salma venne trasportata nella chiesa di Santa Croce a Firenze, vicino a quelle di altri grandi artisti italiani.
L’intervento si inserisce nel piano avviato nel 1999, finalizzato alla tutela e valorizzazione del patrimonio monumentale della Certosa, in collaborazione con il gestore Bologna Servizi Cimiteriali e diverse altre realtà dell’associazionismo e della società civile, con la volontà di conservare e trasmettere a memoria futura la testimonianze della propria identità storica, artistica e culturale.