Altair Funeral ha dato il via al progetto “cimiteri cardio protetti”, donando alle comunità locali in cui opera nuovi defibrillatori, che verranno installati all’interno delle aree cimiteriali.
Nello specifico, sono interessati 32 cimiteri italiani distribuiti in 12 regioni italiane: 9 in Piemonte (Domodossola, Verbania, Trecate, Biella, Piscina, Magliano Alpi, Valenza, Acqui Terme e Serravalle Scrivia), 3 in Liguria (Imperia, Sanremo e Savona), 1 in Lombardia (Brescia), 1 in Veneto (Negrar), 2 in Friuli Venezia Giulia (Cervignano e Gemona), 4 in Emilia Romagna (Piacenza, Parma, Modena e Rimini), 1 in Toscana (Grosseto), 3 nel Lazio (Civitavecchia, Anagni e Fiumicino), 1 in Abruzzo (Avezzano) 2 in Campania (Montesarchio e Cava De’ Tirreni), 3 in Sardegna (Cagliari, Olbia e Sassari), 1 in Puglia (Canosa) e 1 in Sicilia (Misterbianco).
L’importante investimento sarà completato nelle prossime settimane e prevederà anche l’avvio di corsi di formazione – su base volontaria – destinati agli operatori dei cimiteri e dei crematori di Altair Funeral.
Il Presidente di Altair Funeral Michele Marinello, ha sottolineato che l’iniziativa si configura come un ampliamento delle reti salva-vita già attive in numerose città italiane ed interessa tutti i cimiteri in cui il Gruppo Altair opera in regime di concessione. In questi luoghi sensibili, spesso frequentati da persone anziane ed ubicati in aree periferiche, la presenza di un defibrillatore può essere determinante nella gestione tempestiva di arresti cardiaci.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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