A Treviglio esumazioni a sorpresa

Il caso: esumazioni in un cimitero di Treviglio (Bergamo). Vengono rinvenuti 31 resti mortali (salme inconsunte). Sembra che tali resti mortali, risultanti da estumulazione di colombaro di durata trentennale, siano stati sepolti per 5 anni, erroneamente, in sacchi di nylon invece che in quelli biodegradabili. I sacchi di nylon avrebbero preservato i cadaveri, lasciandoli nelle stesse identiche condizioni. Ai parenti dei defunti è stato chiesto di pagare nuovamente per far riseppellire i propri cari. E’ presumibile che vi sia qualche ricorso al giudice, in quanto se così stanno le cose, parte della responsabilità è di chi ha uitilizzato materiali non biodegradabili per la inumazione. E’ pur vero che la inumazione di resti mortali ha scarse possibilità di riuscita anche senza nylon (si stimano percentuali di successo inferiori al 15% per sepolture senza sostanze biodegradanti e 25% con addizione di sostanze biodegradanti, ma l’uso del nylon non è ammesso. meglio affrontare fin dall’inizio il problema favorendo la cremazione dei resti mortali alla estumulazione (pasati almeno i 20 anni) o esumazione ordinaria.

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