A TORINO SEFIT 10 – 2006: due giorni dedicati a numeri, problemi e proposte per il settore funerario italiano

Guido CACE (vice pres. Federutility) aspettiamo il DDL Lanzillotta, sui servizi pubblici. Difficile coniugare efficienza e solidarietà, qualità ed economia, istituzioni e mercato. Anche per limprenditoria funebre rischio concorrenza dallestero.
Spinta alla gestione imprenditoriale delle imprese funerarie di proprietà degli enti locali, crescente interesse per la dispersione delle ceneri dei defunti o per il loro affido ai familiari, necessità di ampliare ed ammodernare un patrimonio cimiteriale in gran parte obsoleto, esigenza di norme locali che compensino le carenze dell’ordinamento nazionale.
Sono solo alcuni degli aspetti rilevanti per gli operatori di pubblica utilità del settore funerario e cimiteriale per i quali SEFIT (lassociazione di Federutility che riunisce le imprese pubbliche del settore) organizza il SEFIT 10, che in questa edizione si svolgerà a Torino il 14 e 15 dicembre presso Torino Incontra Sala Giolitti (via Nino Costa 8, Torino).
Durante le due giornate di incontri – organizzate da Sefit insieme a Federutility, AMA Roma spa, AFC Torino Spa e sotto legida del Comune di Torino, Comune di Roma, Federcofit, Feniof, FIC, Assocofani ed Asce Italia – dal titolo Il valore etico dei servizi funerari, saranno affrontate tutte le tematiche: urbanistica, analisi economica, competenze istituzionali e locali, situazione dellimprenditoria pubblica e privata, orientamento della politica ed aspetti etici e religiosi della gestione.Il responsabile di SEFIT, Guido CACE (vice presidente di Federutility) nel presentare SEFIT 10 sottolinea: siamo in attesa del DDL Lanzillotta.
Una grande sfida attende lo Stato e gli Enti Locali: i servizi pubblici dovranno essere gestiti coniugando efficienza con solidarietà, qualità con economia dei costi, istituzione e mercato.
Anche il futuro dei servizi funebri e cimiteriali non sarà facile: difficoltà nelle assunzioni, contenimento delle risorse, spazi di crescita tariffaria limitati. Secondo SEFIT la cittadinanza vuole trasparenza nel mercato funebre.
Le imprese funebri pubbliche, quando videro la luce allinizio del secolo scorso, avevano due parole dordine: moralizzare e calmierare. Mai come in questo periodo si conferma la modernità della missione originale.
In relazione agli aspetti al limite della legalita che spesso si ritrovano in questo complicato settore, secondo Guido CACE accanto a realtà imprenditoriali affermate si esplicita l’azione di micro-imprese che ricavano consistenti guadagni non solo perché approfittano dei momenti di dolore e di turbamento delle famiglie, ma soprattutto in quanto assumono un ruolo surrogatorio di enti ed istituzioni troppo spesso disattenti e lontani dai bisogni.

fonte: Ufficio stampa Federutility

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