Alla presenza dell’assessore alle Politiche Sociali del Comune, Raffaela Milano, si è svolto lunedì 2 luglio 2007, a Roma, l’incontro tra i la Consulta delle Religioni e la Consulta Laica, entrambe presiedute dalla delegata del Sindaco Franca Coen, e la VI commissione consiliare, per affrontare la questione relative alla destinazione di aree cimiteriali alle comunità religiose della capitale diverse da quella cattolica. Presenti anche il rappresentante dell’AMA e alcuni funzionari dei vari uffici del comune che si occupano della materia. Per la consulta delle Religioni erano presenti, Stefano Bogliolo per i pentecostali, Antonio Adamo, per i valdesi, Eric Noffke per i metodisti, Dora Bognandi per gli avventisti, Maria Angela Falà per i buddisti, Abdullah Redouane per il Centro culturale islamico d’Italia, e i rappresentanti delle comunità ebraica, Ari Krishna, ortodossa rumena e gli induista.
Ciascuno ha esposto le proprie particolari esigenze, anche se diverse di queste sono state comuni. Ad esempio, induisti, hare krishna, buddisti e laici, hanno chiesto il miglioramento per le pratiche della cremazione e della dispersione delle ceneri, e la realizzazione di un impianto di cremazione a Trigoria; gli islamici per parte loro, hanno chiesto altri spazi per l’inumazione, con la sola necessità di orientare la sepoltura verso La Mecca; mentre le chiese evangeliche, hanno posto l’accento sulla necessità di istituire sale per il commiato, neutre, che possano essere usate anche da altre confessioni, o dai laici, chiesto anche l’ampliamento delle arre cimiteriali, in via di esaurimento a Prima Porta, e non previste, nel cimitero Laurentino. Sono inoltre stati chiesti chiarimenti circa lo stato di abbandono in cui versa la cappella evangelica del Cimitero Monumentale del Verano, ed a chi spetta occuparsi della manutenzione. Su questo i funzionari del comune si sono riservati di svolgere dei controlli e verificare le modalità previste dalla convenzione.
L’assessore ha chiesto alle comunità presenti di fare uno sforzo dando una possibile previsione dei decessi per i prossimi anni per consentire al Comune, in fase di programmazione del piano di servizi, di tener conto delle varie esigenze.
La seduta si è sciolta con l’impegno a rivedersi tra sei mesi per verificare l’avanzamento dei progetti.