A inizio settembre 2012 al Verano di Roma sono scomparse una trentina di croci in bronzo. Ne sono state recuperate 25. Gli operatori del camposanto le hanno ritrovate radunate in un punto isolato pronte per essere portate via.
Oltre alle guardie giurate armate, al Verano prestano servizio di sorveglianza anche i carabinieri in congedo e personale specializzato dell’Ama. Le telecamere di sorveglianza sono venticinque. ‘I controlli sono costanti – spiega il Dr. Borghini direttore dei servizi cimietriali di AMA – Bisogna ricordare che i primi responsabili sono gli eredi, è per questo motivo che ogni volta che troviamo tombe in stato di abbandono o danneggiate invitiamo le famiglie a sistemarle’.
Il 70 per cento degli oggetti che vengono rubati nei cimiteri è in bronzo. Anche il rame è particolarmente ricercato sul mercato clandestino. ‘Negli ultimi anni la situazione è migliorata – spiega Borghini – Da tre, quattro anni, ovvero da quando abbiamo istituito una sorveglianza mirata soprattutto ai cancelli, le denunce di tombe depredate sono diminuite sensibilmente’. Eccetto il sabato, infatti, ad ogni auto o furgone che entra al Verano viene registrata la targa per schedare i mezzi in ingresso e in uscita. L’altro cimitero che viene tenuto maggiormente sotto controllo è il Flaminio di Prima Porta. Con i suoi 146 ettari è tra i più grandi d’Europa. È proprio da Prima Porta che partirà un progetto sperimentale di videosorveglianza che riguarderà anche Ostia Antica e Laurentino. Si tratta di speciali colonnine sos dotate di telecamere che si aggiungeranno ai trenta impianti di sorveglianza esistenti. Le prime otto colonnine verranno installate nelle prossime settimane al camposanto Flaminio, altre due verranno posizionate ad Ostia Antica, una sola al Laurentino.
Il comune quale titolare del cimitero, impianto demaniale, in quanto ex art. 824 comma 2 Cod. Civile afferente al demanio specifico e necessario di ciascun Comune, ha la responsabilità oggettiva di cui all’art. 2043 codice civile, cui deve far fronte attraverso un’opera di normale diligenza, controllo e vigilanza, fermo restando che la responsabilità oggettiva emerge in caso di dolo o colpa rispetto al verificarsi del danno ingiusto.
Il comune, pertanto, si deve attivare in modo da assicurare una idonea attività di sorveglianza, anche se, e si condivide la considerazione, tale vigilanza non possa assicurare in assoluto una prevenzione dei fatti dolosi compiuti da terzi, né tanto meno l’individuazione dei responsabili, nei singoli casi.
Il personale comunale addetto ai cimiteri ha il dovere di tutela dei beni comunali, ma anche quella dei beni privati ricadenti nella sfera di competenza del comune, anche se evidentemente non assolve funzioni di polizia giudiziaria. Rispetto all’art. 51 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 si esprime l’avviso che la “vigilanza” presa in considerazione non abbia il contenuto materiale che sembra emergere dal quesito, quanto abbia una valenza ben più ampia, estesa anche all’utilizzo dei sepolcri privati all’interno dei cimiteri (cioè alla sussistenza delle condizioni che consentono o meno la sepoltura di una salma in un determinato sepolcro ex art. 102 D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285.), alla loro manutenzione e alla gestione complessiva delle opere presenti nei cimiteri; altrettanto il servizio di custodia non può essere valutato in termini materiali, quanto in termini giuridici. Poiché i manufatti di privati installati su sepolcri privati o, se eccezionalmente consentiti dal comune, anche su sepolture nei campi ad inumazione comune, sono di proprietà esclusiva dei privati che hanno anche l’obbligo della loro manutenzione (art. 63 DPR 10 settembre 1990, n. 285), la responsabilità oggettiva di cui all’art. 2043 codice civile fa carico a privati, anche se il comune ha l’obbligo di adottare tutte le misure idonee a prevenire situazioni di vandalismo o danneggiamento. Alla luce di quanto sopra la responsabilità dell’amministrazione rispetto a beni di proprietà privata presenti all’interno dei cimiteri sussiste solo se l’amministrazione comunale risulti dolosamente o colpevolmente carente rispetto all’obbligo di vigilanza e custodia (entrambi i vocaboli intesi qui in senso molto “materiale” e assolutamente non giuridico, dei cimiteri), in termini di ordinaria diligenza. Nel caso di eventi fortuiti che producano un danno valgono le comuni regole della responsabilità oggettiva (già citato art. 2043 e seguenti, codice civile) che fanno carico all’ente proprietario del cimitero, responsabilità che può esser rispettata anche attraverso la stipula di apposita assicurazione, come viene generalmente fatto dai comuni per altri impianti (acquedotto, strade, viabilità, parchi e giardini, ecc.).
Ho letto ancora il V/articolo e ho potuto notare che il servizio di sorveglianza di molti Cimiteri è alquanto scarso o addirittura inesistente in quanto in continuazione si hanno dei furti di ogni genere, dalle stesse salme ad oggetti decorativi delle tombe.
Tutto quello che viene detto è fantascientifico e meraviglioso per quanto riguarda il servizio di pulizia e di sorveglianza nel Cimitero ma con tutto ciò pur essendo la mia tomba di famiglia sempre in ordine in quanto generalmente ogni tanto ci si reca sul posto per portare qualche fiore e pulire la superficie della tomba da polvere e qualche bacca di pianta portata probabilmente dal vento,il giorno 8 di Settembre 2018 alle ore 17 recandoci presso la tomba sita al Cimitero Verano denominato ” Pincetto ” abbiamo costatato uno stato deplorevole di sporcizia, di rami secchi accatastati apposta al centro della tomba e cosa particolarmente che ci ha arrecato enorme fastidio è stata la scomparsa di tutte le lapidi dei defunti presenti nella tomba. Le due strade ( anteriore e laterale ) della tomba erano anch’esse molto sporche. A questo punto dove è questo gran servizio di pulizia e polizia che viene detto ci sia ? A chi ci si dovrà rivolgere per avere un debito risarcimento per il rifacimento delle lapidi scomparse ? Sappiamo benissimo quale possa essere il danno affettivo ed economico in quanto sulla tomba vi erano molte lapidi che alla fin fine ci costringerà a fare un grosso sforzo economico per il rifacimento delle medesime con l’accensione di un debito, se non verrà risarcito dal servizio di sorveglianza. Io ho subito fatto regolare denuncia al Comando dei Carabinieri e presentata all’ufficio AMA ” servizio di sorveglianza “che spero almeno si faccia sentire al più presto.
Alla pubblicazione del mio commento mi si dice che sembra che io abbia già fatto un simile commento ma ho solo, come detto, presentato reclamo all’AMA Servizi di Sicurezza con presentazione di denuncia fatta ai Carabinieri ed attualmente nulla più