A Rimini si fa il bilancio dell'attività funeraria pubblica comunale e di zona

La AMIR di Rimini, impresa pubblica operante in zona, ha reso noto che ha deciso di effettuare una politica di sostegno alle famiglie in difficoltà per la crisi economica, prevedendo funerali a prezzi agevolati. Questo permetterebbe di poter scegliere servizi (un funerale) più economici rispetto a quelli che oggi in media fa pagare la società pubblica (2.500-3mila euro).
AMIR ha sedi a Rimini, Riccione, Santarcangelo e Cesena e svolge circa 700 funerali all’anno. Con l’occasione è stato pure diffuso qualche dato statistico: Nel 2008 nel comune di Rimini si sono registrati 1796 decessi, in crescita rispetto agli anni precedenti. 1450 le persone tumulate nei 12 cimiteri cittadini. In aumento anche le cremazioni, 226, circa il 20% del totale. Nel 2008 vi sono stati 32 affidi di urne cinerarie e in 18 casi si è avuta la dispersione delle ceneri in mare o in un altro luogo consentito. Pertanto già il 22% delle ceneri cremate non entra più in cimitero. Entro un anno entrerà in attività anche un forno crematorio a Fano. Anthea (la società pubblica che possiede il marchio AMIR) ha una partecipazione del 10% nella società consortile che lo gestirà.

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One thought on “A Rimini si fa il bilancio dell'attività funeraria pubblica comunale e di zona

  1. La costituzione di una azienda pubblica per ogni regione che si occupi dei servizi funebri potrebbe essere una bella idea?

    Il contesto entro cui opera il settore delle onoranze funebri muta rapidamente, lo scenario che si prospetta nell’imminente futuro è quello di un mercato sempre più difficile su cui andranno ad influire importanti cambiamenti normativi, dove si assisterà inevitabilmente ad un diffuso associazionismo delle imprese private .

    Le aggregazioni tra le Aziende di servizio pubblico in ambito regionale , potrebbe suscitare grande interesse per il fatto che eventuali unificazione di aziende racchiuderebbero in se, Aziende aventi settori strutturati e ben sviluppati che si occupano, appunto, di servizi funebri in trasparenza nel rapporto del servizio offerto con particolare attenzione al mercato/cliente.

    L’immagine di una Azienda pubblica nel settore funebre ben strutturata, sana, fiorente, con ottime potenzialità, in grado di infondere nei cittadini e negli amministratori locali un senso di fiducia, di certezza, condizioni necessarie per affermarsi ed essere vicini ai cittadini/clienti in momenti particolari.

    Per far fronte a questi veloci e radicali cambiamenti del settore, per cercare di crescere ed espandersi piuttosto che arrancare per mantenere e coltivare le attuali quote di mercato, è necessaria una diversa organizzazione strutturale che superi le attuali separazioni territoriali, che paradossalmente possono generare non concorrenza.. Una azienda a carattere regionale può mettere in campo un’insieme di sinergie che permetterebbero di sfruttare a pieno tutte le risorse umane e materiali delle varie società consentendo l’abbattimento dei costi ed una capacità operativa tale che permetterebbe davvero di aggredire e conquistare il mercato con prezzi coerenti con il mercato senza influenzare il cliente con prezzi bassi , il prezzo basso è indice di servizi scadenti che non crea condizioni di investimenti, di crescita. aziendale, di creazione di nuovi posti di lavoro.

    La costituzione di una azienda funeraria a carattere regionale aprirebbe le porte ad una concorrenza certamente migliore nel servizio reso, con grandi possibilità sia per soggetti pubblici che privati di affrontare il mercato con prodotti di altissima qualità, personale specializzato e altamente qualificato in tutte le fasi che compongono un organizzazione del servizio .

    La specializzazione del personale è una grande opportunità per offrire occupazione stabile nel tempo.

    Questo contributo spero che non cada nel vuoto del dimenticatoio come spesso avviene, spero che possa essere un inizio di discussione.

    Cordialmente

    Giuseppe

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