Su Repubblica, cronaca di Palermo del 30 luglio 2008, è stato pubblicato l’articolo “Indagine sulle sepolture ai Rotoli sei tombe su dieci sono abusive” a firma di Arianna Rotolo, che di seguito si riporta:
Nei campi d´inumazione del cimitero di Santa Maria dei Rotoli sei loculi su dieci sono abusivi. Le anomalie emerse da un controllo a campione effettuato dall´ufficio gestione impianti cimiteriali del Comune su richiesta del dirigente responsabile Gabriele Marchese, riguardano due diversi illeciti: in qualche caso, la mancata autorizzazione al seppellimento da parte dell´amministrazione comunale, in altri, la realizzazione irregolare di lapidi e ornamenti (sculture, vasi).
Un´indagine, quella avviata dall´ufficio coordinato da Marchese che ha portato allo scoperto l´ennesima vicenda legata al giro d´affari che ruota attorno alle strutture cimiteriali, provocando anche l´ispezione della polizia giudiziaria. In particolare, all´interno della sezione “262” che ospita un campo d´inumazione, si è scoperto che su 100 salme inumate nella nuda terra soltanto 24 sono state sepolte in spazi realizzati secondo quanto previsto dal regolamento cimiteriale. Le restanti 76, invece, in spazi realizzati in violazione della normativa.
Di ben 64 di queste sepolture, negli uffici comunali non c´è alcuna traccia. In altri 12 casi, invece, i proprietari dei loculi hanno ottenuto l´approvazione degli uffici comunali, ma successivamente hanno fatto eseguire lavori non concessi. «I controlli incrociati a campione saranno effettuati in tutta l´area cimiteriale – assicura Gabriele Marchese, responsabile dell´ufficio gestione impianti cimiteriali di via Lincoln – per contrastare il dilagare di episodi di abusivismo. La legge è uguale per tutti – afferma il dirigente comunale – e va rispettata. Abbiamo scelto d´iniziare dalla sezione 262 soltanto perché tra quelle inserite, era quella che conteneva più dati e informazioni utili al riscontro».
Dall´indagine avviata quindici giorni fa circa, dopo le ultime vicende giudiziarie – l´arresto di un dirigente comunale e dell´ex direttore dei lavori e la sospensione di due funzionari coinvolti nell´appalto per la messa in sicurezza del costone roccioso di monte Pellegrino – , è saltata fuori, dunque, un altro aspetto oscuro dell´emergenza cimiteriale di Palermo. Ma adesso, in quali rischi incorreranno le famiglie che hanno chiesto la realizzazione dei lavori abusivi con la ipotizzabile complicità di chi li ha eseguiti? «Innanzitutto sarò loro applicata una sanzione amministrativa che oscilla tra 20-25 euro – spiega ancora Marchese – e contestualmente, sarà richiesto un procedimento per la demolizione del manufatto».
La situazione si complica invece, quando negli spazi realizzati abusivamente è già stata inumata una salma. «In quel caso, purtroppo, qualsiasi procedimento burocratico si allunga». Il fenomeno dell´abusivismo all´interno della struttura cimiteriale di Vergine Maria, gestita dalla Gesip, svela un´altra anomalia. Negli ultimi mesi, in coincidenza con l´interdizione di un quarto del cimitero a seguito della frana, i marmisti che lavorano lungo via Papa Sergio, proprio di fronte agli ingressi del cimitero di Santa Maria dei Rotoli, gli stessi autorizzati dal Comune, hanno lamentato difficoltà economiche.
Un disagio che, con la chiusura dell´area a ridosso del costone roccioso di Monte Pellegrino, si è accresciuto. «Non è da escludere che molti di questi lavori abusivi siano realizzati da ditte non abilitate e in possesso di licenza – spiega il titolare di una delle ditte autorizzate a eseguire i lavori che però preferisce restare anonimo -. La cosiddetta cavigghia che allarga il fenomeno dell´abusivismo e al tempo stesso, limita l´attività lavorativa di chi, con questi guadagni, garantisce un futuro alla propria famiglia. Chiediamo più controlli da parte dell´amministrazione comunale – conclude l´impresario edile – perché siamo stanchi dei continui soprusi». (30 luglio 2008)
Fonte: espresso.repubblica.it
IL comune ha solo l’obbligo ex Art. 337 REgio DEcreto n.1265/1934 di disporre di un cimitero a sistema di inumzione, quindi con sepolture nella nuda terra. La tomba a muro con relativo canone di concessione è solo una facoltà e non un obbligo che il comune può accordare senza per questo intaccare il fabbisogno di spazi cimiteriali ad inumazione ai sensi dell’Art. 59 lettera a) DPR 10 settembre 1990 n. 285.
Qui risiedel’equivoco di fondo, se il defunto non era titolare di concesssione o riservatario di un posto feretro in tomba privata (tumulo) non può vantare alcun diritto presso l’amministrazione comunale, la quale ai sensi del D.M. 1 luglio 2002 deve elabore le tariffe per la concessione.
mio padre è morto sabato 24 ottobre 2009, oggi è ancora al deposito dei rotoli perchè la mia famiglia è sul lastrico e non può pagare 7000 euro per una sepoltura a muro come c’è stato chiesto, è uno schifo mio padre è morto e non può nemmeno riposare in pace
vergogna cimitero rotoli di palermo.
da poco al cimero rotoli di palermo e stato seppelito mio nonno, costato quello che hanno detto nei precedenti commenti degli altri utenti,verramente un degrato quel cimitero pieno di sporcizia e poco rispetto per i defuni. vergogna palermo
Se si tratta di concessioni di aree, va, subito, premesso come il comune non abbia obblighi, ma solo facoltà nel mettere a disposizioni aree per la concessione, cioe’ a rendere disponbili quelli che ‘tecnicamente’ si chiamano ‘sepolcri privati nei cimiteri’ (regolati dal Capo XVIII dPR 10/9/1990, n. 285), cioe’ tutte le tipologie di sepoltura, sia ad inumazione sia a tumulazione, diverse dall’inumazione nel c.d. campo comune (la cui disponibilita’ e’ uno, se non il solo, degli obblighi cui il comune e’ tenuto ex Art. 337 Regio Decreto n.1265/1934).
Per quanto riguarda, i ‘normali’ campi ad inumazione, anzi (meglio) il cimitero, in sede di impianto od ampliamento del cimitero da approvarsi secondo le Leggi Sanitarie,, dovrebbe essere acquisita uno studio tecnico (art. 55 dPR 285/1990) sulle caratteristiche del terreno, anche se puo’ accadere che in tale sede non possano sempre rilevarsi fenomeni che possano essere rilevati sono successivamente, specie se il terreno non sia del tutto adatto (ad es.: per la presenza di strati di argille o altro che non consentano il deflusso delle acque meteoriche).
Un’ipotesi di risarcimenti di danni vantati (non tanto per lo ‘spettacolo’, quanto per l’inidoneita’ dell’area) potrebbe essere fondato se possa dimostrarsi, documentalmente, che in sede d’impianto del cimitero non siano stati acquisiti studi tecnici e se risulta dall’atto di concessione la dichiarazione esplicita che il comune assicura la piena idoneita’ dell’area (caso nel quale il risarcimento del sanno dovrebbe essere sollevato nei confronti dei soggetti agenti al momento dell’impianto del cimitero).
Gia dal DPR 803 del 1975, entrato in vigore il 10 febbraio 1976 (non proprio… l’altro ieri) è vietato il fine di lucro, e quindi la compravendita, degli spazi sepolcrali, anche se alcuni farebbero risalire questa proibizione addirittura dall’antrata in vigore del Codice Civile avvenuta nel 1942. La stessa circolare Ministeriale n.24/1993 richiama i comuni alla vigilanza in questo senso per impedire traffici illegali di posti feretro.
La distanza minima tra le fosse, così come la misura delle stesse è stabilita dal DPR 285/1990 e, ove necessario, potrebbe esser ribadita (ed anche derogata in caso di comprovata necessità???) dal regolamento comunale di polizia mortuaria, anche se eventuali deroghe al DPR 285/1990, in attesa di una Legge Regionale, dovrebbero esser meglio adottate con ordinanza del Sindaco, in quanto provvedimenti contingibili ed urgenti. ai sensi del Testo Unico Ordinamento Enti LOcali
Di recente ho perso mia madre che è stata temporaneamente allocata al cimitero dei Rotoli di Palermo in un loculo in attesa di essere sepolta a terra in un campo ricavato su un’area già predisposta.
Sono andato a dare un’occhiata per capire come erano disposte le diverse salme e con mio grande stupore ho visto dei campi di inumazione in pessimo stato. Terreno in pendio, percorsi tra sepolture non delineati, sporcizia ovunque, salite tra i campi a volte impossibili da raggiungere per chi ha difficoltà motorie.
Scene da brivido percorrono gli sguardi dei visitatori, sembra impossibile ma questa è la realtà.
Ho cercato di trovare una giusta sistemazione per mia madre ma purtroppo è impossibile trovare dei posti più decenti a meno che non si riesca a trovare la giusta raccomandazione e i soldi contanti necessari per la sistemazione.
I servizi cimiteriali mettono a disposizione giornalmente i pochi posti resi disponibili che nella quasi totalità sono già stati acquisiti da gente che compra a prezzi modici per rivenderli subito ad un prezzo anche di dieci volte più caro.
Così un posto di 800 € viene venduto a 5.000/10.000 € in nero.
Oppure bisogna pregare un Santo per avere un posto al Sant’Orsola, i preti vendono i loculi in contanti dalle 2.200 alle 6.500 € in funzione dell’altezza posta al loculo.
Vergogna. Non si può nemmeno morire dignitosamente.
LA DESCRIZIONE FATTA DA FABIO E PAOLA CIRCA LE CONDIZIONI (ALQUANTO DISATRATE) IN CUI VERSA IL PIU’ GRANDE DEI QUATTRO CIMITERI DI PALERMO, PUR SE VICINA ALLA REALTA’ NON RENDE, TUTTAVIA, IL QUADRO GENERALE DELLA SITUAZIONE. EFFETTIVAMENTE ESISTE IN QUEL CIMITERO MONUMENTALE DENOMINATO S. MARIA DEI ROTOLI UNA ZONA INTERDETTA A CAUSA DI UN COSTONE ROCCIOSO (MONTE PELLEGRINO MT.600 S.L.M.) PER CUI SONO VIETATE LE VISITE DEI PARENTI IN TUTTA LA ZONA. ADDIRITTURA, IN CASO DI TUMULAZIONI, UNA SQUADRA DI OPERATORI CIMITERIALI CHE HA SEGUITO UN CORSO DI SPECIALIZZAZIONE CON DOCENTI ESPERTI DI ARRAMPICATE E GEOLOGI CHE VIENE ALLERTATO ALLA BISOGNA; IN QUEL FRANGENTE POSSONO ACCEDERE OLTRE ALLA “SQUADRA DI ESPERTI” POCHISSIMI CONGIUNTI INDIVIDUATI TRA CONIUGI E/O FIGLI DEI DEFUNTI PROPRIO PER EVITARE AL MINIMO I RISCHI CHE UN EVENTUALE COLLASSO DELLA MONTAGNA COMPORTEREBBE PER LA LORO INCOLUMITA’. TALE STATO DI FATTO PERSISTE GIA’ DA 3 ANNI E CIRCA L’INIZIO E LA FINE DEI NECESSARI INTERVENTI PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLA ZONA CIMITERIALE NESSUNA AUTORITA’ E’ IN GRADO, AD OGGI, DI STABILIRNE SEPPURE CON APPROSSIMAZIONE INIZIO E FINE. PER QUANTO AFFERISCE INFINE LA SPORCIZIA E L’ABBANDONO IN GENERALE DEL CIMITERO LA REALTA’ E’ DAVVERO TRAGICA. A FRONTE DI 60 UNITA’ ADDETTI ALLA PULIZIA E MANUTENZIONE QUOTIDIANAMENTE OPERANO NON PIU’ DI VENTI ADDETTI, SPESSO SENZA MEZZI DI RACCOLTA E/O SPAZZAMENTO PERCHE’ GUASTI OPPURE PERCHE’ OBSOLETI. CONCLUSIONE (AMARA): LA GESTIONE DEL CIMITERO E’ AFFIDATA A PRIVATI (GESIP) CON CONTRATTO STIPULATO CON L’A.C. DI PALERMO CHE LAMENTA SCARSE RICAVI DALLA CONVENZIONE E RECLAMA UN’ADEGUAMENTO DEI COSTI D’ESERCIZIO; RISULTATO DELETERIO PER LA CITTADINANZA , PER GLI OPERATORI DEL COMPARTO FUNERARIO E PER QUANTI HANNO LA SVENTURA DI PERDERE UN LORO CONGIUNTO E CONFRONTARSI PERCIO’ CON UNA REALTA’ AMARA E SCONVOLGENTE.
In Sicilia vige ancora pienamente il DPR 10 settembre 1990 n. 285 (Regolamento Nazionale di Polizia Mortuaria) ai sensi del cui Art. 51 la vigilanza sui cimiteri compete al sindaco in qualità di Autorità Sanitaria Locale (Legge 833/1978, Decreto Legislativo 112/1998 e da ultimo Decreto Legislativo 267/2000) che si avvale dell’ASL per gli aspetti igienico-sanitari.
Le opere cimiteriali, poi, sono soggette ad un collaudo preventivo da parte dell’ASL, in quanto sono soggette al vincolo imposto per tutte le realizzazioni a carattere igienico-sanitario (Capo X del DPR 285/1990).
Come sempre in Italia mancano i controlli, e ciò è una grave inadempienza della macchina amministrativa comunale.
SALVE MI CHIAMO PAOLA E VORREI FARE UNA SEGNALAZIONE IN QUANTO AVENDO SEPPELLITO MIO PAPA’ AL CIMITERO DEI ROTOLI PIU’ SU DOVE SI TROVA LA MONTAGNA DI MONTE PELLEGRINO DOVE SONO CADUTI DEI MASSI, E AVENDO MIA MAMMA ANZIANA CON DELLE SOFFERENZE MI TOCCA SEMPRE LASCIARE LA MACCHINA GIU’ E FARMELA A PIEDI FINO ALLA TOMBA DI MIO PAPA’ FINO LI SOPRA IN PIU’ IL COMUNE NON SI INTERESSA DI FAR METTERE DELLE TRANSENNE DOVE C’E’ UN PRECIPZIO E D’INVERNO POI MI E DEL TUTTO IMPOSSIBILE SALIRE LI SOPRA DA MIO PAPA’ PERCHE’ QUANDO PIOVE C’E’ IL RISCHIO O CHE SI AFFONDA CON LA TERRA BAGNATA O IL RISCHIO DI SCIVOLARE GIU’ ANNO FATTO DEI CONTROLLI ED EFFETTIVAMENTE RISULTA COSI PERO’ ANCORA NON SI SONO NEANCHE DEGNATI DI FARE QUALCOSA ANCHE PER LE STESSE PERSONE ANZIANE CHE SALGONO SU PER ANDARE A TROVARE E PORTARE DEI FIORI AI PROPRI CARI CARI. PER NON PARLARE POI DELLA SPORCIZIE CHE SI TROVA MAN MANO CHE UNA PERSONA VA SCENDENDO SACCHI DELL’IMMONDIZIA IN OGNI ANGOLO IN UN LUOGO SANTO NON DOVREBBE ESSERE BEN CURATO E PULITO ANCHE PER RISPETTO DEL LUOGO SANTO IL COMUNE DOVREBBE INTERESSARSI E PRENDERE DEI PROVVEDIMENTI AFFINCHE’ IL CIMITERO TORNI AD ESSERE IL LUOGO SANTO PIU’ PULITO DI PALERMO E NON UN LUOGO ABBANDONATO. DISTINTI SALUTI.
salve , si parla di una cosa strumentalizata bene per far soldi.
io a mio padre e mio fratello , che sono tumulati sui campi , e siamo
abandonati perche quando piove franano si scivola eccc,
poi non sono messi a norme di legge tra una salma e laltra.
una ditta cimiteriale a fatto dei lavori come vasi .
e cie arivata la difida a tutti .
mentre che la ditta faceva i lavori i controlli doverano
sembra una cosa pilotata, poi quando giorni di lavoro e arivata la polizzia municipale e si acorge di questa iregolarita trascurando lee norme di leggi ,importanti , esempio sicurezza , eccc, siamo abandonati , aiutateci