A Napoli svuotano senza titolo i resti mortali da una cappella a Poggioreale per rivenderla.

Compravendita illegale di cappelle al cimitero di Poggioreale, coinvolti un impresario funebre, un ex presidente di municipalità e un imprenditore, destinatari di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli. Nel mirino degli inquirenti una cappella gentilizia considerata dai pm illegale. Sequestrato anche il monumento funebre ed eseguite perquisizioni in uffici comunali, sedi legali di arciconfraternite che gestiscono le strutture cimiteriali e abitazioni private.

I tre sono accusati di aver estumulato una decina di loculi all’interno di una cappella gentilizia nel cimitero di Poggioreale, di aver occultato o soppresso le salme dei defunti, componenti di uno stesso nucleo familiare, e di aver poi rivenduto a privati, e in violazione delle norme in materia, il manufatto per 245mila euro, benché nell’atto di compravendita risultasse una cifra pari a soli 40mila euro.
Per gli indagati è stata disposta la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria una volta al giorno.

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