Cimiteri napoletani sempre nella tempesta. A finire nel mirino degli inquirenti vi è l’indagine sull’uso improprio di assi delle bare derivanti da esumazioni ed estumulazione (tritate e riciclate) usate nei forni delle pizzerie, ma anche il traffico di tombe e di bare a Poggioreale. L’ultima indagine della Procura punta a verificare un sospetto inquietante: il presunto accordo spartitorio realizzato tra vari «cartelli» di titolari di agenzie funebri per spartirsi la grande torta dell’affare di trasporti, vendite di loculi, sepolture ed esumazioni delle salme. Decine di persone sarebbero già finite nel registro degli indagati della Procura. Almeno sei le ditte di onoranze funebri sono finite sotto la lente d’ingrandimento della magistratura inquirente. Si indaga anche sul presunto coinvolgimento di personale dipendente dal servizio ‘Cimiteri’ del Comune. Alcune ditte funebri agirebbero in condizione di monopolio sulla base di accordi sottobanco, e questo con la complicità di qualche impiegato.