A Jakarta si riscoprono i cimiteri

Un fine settimana al cimitero, immersi nel relax e a contatto con la natura, per sfuggire al caos delle metropoli e alla mancanza di spazi verdi. È la nuova moda lanciata nella capitale indonesiana da Nirwono Joga, coordinatore della Jakarta Green Map.

“Le nazioni estere usano da tempo i cimiteri come aree di svago” spiega al Jakarta Post Nirwono Joga. “Non vedo perché Jakarta non possa destinare alcune dei suoi cimiteri ad aree pubbliche, dove le persone possono godere di uno splendido panorama e di un’atmosfera di totale relax”. Egli invita i concittadini a vincere timori e superstizioni – elementi caratteristici delle società asiatiche – e a cogliere nei cimiteri quel potenziale “ricreativo” ed “educativo” per la loro “ricchezza da un punto di vista ambientale e storico”.

Il 30 maggio scorso – racconta il Jakarta Post – Nirwono Joga ha radunato 50 membri del club della bicicletta per un tour fra i cimiteri della capitale. I ciclisti hanno visitato il camposanto di Karet Bivak, in centro città, e i cimiteri di guerra di Menteng Pulo, a sud di Jakarta. “I cimiteri di Menteng Pulo – spiega l’ambientalista – sono molto suggestivi e ben curati. Uno si può sedere all’ombra e gustare il panorama”.

I luoghi di sepoltura della capitale costituiscono anche una testimonianza della storia del Paese: essi contengono i resti dei soldati dell’esercito olandese, uccisi durante la guerra di indipendenza combattuta fra il 1945 e il 1949. Nel cimitero di guerra di Jakarta (nella foto) sono invece sepolti i corpi delle truppe britanniche, che hanno combattuto in Indonesia durante la seconda guerra mondiale.

Nirwono Joga sottolinea che molti dei luoghi di sepoltura rappresentano una “testimonianza storica” della convivenza fra fedeli di religioni diverse nel passato. Essi contengono i principali simboli delle diverse confessioni, fra cui croci cristiane, la mezzaluna musulmana, la stella di David ebraica e lo Yin e Yang, caratteristico della filosofia taoista e confuciana cinese.

“Se solo curassimo con maggiore attenzione i nostri cimiteri – conclude l’ambientalista – potremmo imparare molto di più della storia del Paese”. Tra i resti da salvaguardare vi sono “tombe ebraiche dal valore unico” perché dimostrano che “la presenza della comunità ebraica nel passato: questa è la prova che forse, un tempo, le persone erano molto più tolleranti, perché le tombe non mentono”.

Fonte: www.AsiaNews.it

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