Con uno dei suoi ultimi atti, la gestione commissariale prefettizia attesta la saturazione del camposanto comunale di Gravina (BA) ed apre forti interrogativi sulle future possibilità di garantire le sepolture in loculo. Qualche giorno fa, con l’ordinanza commissariale del 15 maggio 2012, è stato disposto il momentaneo rientro nella disponibilità del Comune dei loculi vuoti ma già assegnati, come avvenuto negli anni passati per i coniugi ancora in vita di cittadini defunti in base a una deliberazione poi revocata, e che chiedevano la concessione di loculi adiacenti a quelli dei propri cari, oltre ai loculi occupati, come accertato in seguito ad una ricognizione, dai resti di gravinesi deceduti durante l’ultimo conflitto mondiale e quindi destinati a essere inumati nel Sacrario Militare, edificato all’uopo nel 1999.
Un provvedimento che tampona la situazione che però, data l’entità numerica dei loculi recuperati, appena qualche decina, costituisce l’ennesima che rinvia solo momentaneamente il ripresentarsi della carenza cronica di spazi cimiteriali.
La palla passa ora alla nuova amministrazione comunale ed al fresco assessore ai servizi cimiteriali Gino Lorusso: quale soluzione sarà prospettata per garantire il diritto alla sepoltura?