A Firenze si rivede il project financing per la realizzazione del nuovo forno crematorio

Veniamo a conoscenza e pubblichiamo:

“Dopo 10 milioni di euro spesi e 10 anni di attesa, ora la Giunta comunale di Firenze, con la delibera n. 00492 del 22 novembre 2011, ci dà finalmente ragione. Abbiamo sempre espresso forti perplessità su alcuni punti, primo tra tutti il costo di realizzazione dell’impianto -interviene il capogruppo PdL Marco Stella insieme al consigliere Stefano Alessandri- Abbiamo sempre chiesto se tutto ciò oggi serve alla città di Firenze, ed evidentemente avevamo ragione, visto che la giunta ha deliberato un atto di indirizzo che prevede:

– Di rimodulare il progetto in coerenza con gli indirizzi del piano Strutturale

– Procedere congiuntamente al concessionario alla revisione ed all’aggiornamento delle voci del piano economico finanziario, tra cui in particolare le tariffe e la percentuale di cremazioni, la riduzione dei costi delle opere fredde e la redditività degli esercizi commerciali

– Aggiornare i servizi offerti dal concessionario, le relative tariffe ed il disciplinare di gestione con le relative proposte di modifica ed integrazione

– Di rinegoziare il contratto di concessione, sulla base delle modifiche al progetto e della revisione del P.E.F., apportandovi i conseguenti adeguamenti a vantaggio dell’amministrazione comunale.

Finalmente qualcuno si è accorto che così come era previsto forse il tempio crematorio non era quello che occorreva a questa città. Ora siamo molto preoccupati per le ripercussioni, basterà l’atto di indirizzo della Giunta? Ci sono contratti e convenzioni sottoscritte, e la possibilità quindi di liti legali infinite. Oltretutto ci domandiamo se esistono penali a carico del Comune. Chiediamo che l’assessore Saccardi vada nelle commissioni competenti a relazionare sullo stato dell’arte e sulle conseguenze di questa delibera di giunta. Rimane la soddisfazione di aver avuto ancora una volta ragione, con il rammarico che se ci ascoltavano prima forse tutto questo poteva essere evitato”.

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