A Eboli SEL raccoglie firme contro esternalizzazione servizi cimiteriali

Veniamo a conoscenza e pubblichiamo:

Sinistra Ecologia e LIBERTA’ dopo aver occupato simbolicamente l’aula consiliare per protestare contro la mancata iscrizione all’O.d.G. del Consiglio Comunale di Eboli (Salerno)– entro i novanta giorni dal protocollo, come prevede lo Statuto Comunale – di due proposte deliberative di iniziativa popolare su cui avevano apposta la firma oltre 1200 cittadini, ora fa appello al Prefetto per ripristinare il rispetto delle regole nel Comune di Eboli.

Il 2 maggio Sinistra Ecologia e LIBERTA’ ha protocollato due proposte d’ iniziativa popolare, ognuna corredata da oltre 500 firme, autenticate così come prescritto dagli artt. 65 e 75 dello Statuto Comunale.
La prima petizione relativa alla modifica dello Statuto Comunale, per affermare il principio dell’acqua come bene pubblico;
la seconda tesa a revocare la delibera consiliare con cui quest’Amministrazione intende privatizzare anche la gestione del Cimitero!

L’art.75 dello Statuto prevede che entro novanta giorni c’è l’obbligo di iscrizione delle proposte d’iniziativa popolare all’O.d.G. del Consiglio da parte del Presidente. Abbiamo acquisito che il Presidente del Consiglio Comunale, che ringraziamo per la disponibilità, non è stato messo in condizione di adempiere a questo compito, in quanto le proposte popolari che vanno indirizzate al Sindaco, non sono mai state trasmesse al Presidente stesso.
Melchionda, fregandosene dello Statuto, in spregio ai principi della partecipazione popolare e con l’arroganza che gli è riconosciuta, non ha trasmesso gli atti al Presidente, impedendo al Consiglio Comunale di discutere di due argomenti di grandissima attualità ed importanza!
Dimenticanza? Arroganza? Paura di non avere i numeri in Consiglio?
La cosa ci interessa poco! Per adesso noi di S.E.L. registriamo solo un’ “offesa” al Consiglio Comunale, messo sotto tutela da parte di un Sindaco che si arroga il diritto di decidere di cosa il massimo organo di rappresentanza della Città debba discutere!

A noi questo modo di fare non piace! Chiediamo l’intervento del Prefetto!

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