A Desio polemica sulle sepolture islamiche

Riportiamo l’articolo di Daniele Bianchi, dal titolo “I musulmani vogliono un cimitero per loro ma la Lega dice no”apparso il 25 luglio 2008 su www.cronacaqui.it

Da una parte c’è la comunità islamica di Desio. Dall’altra la Lega Nord. Una ha chiesto di poter costruire il primo cimitero islamico d’Italia. L’altra ha opposto un secco no, sostenendo che l’Italia è un paese cristiano e non musulmano.

E’ scoppiata a Desio la “guerra del cimitero”. Il casus belli è una richiesta protocollata dall’associazione «Pakistan Public Welfare» in Comune.”Chiediamo – si legge nel documento – un campo santo dove i morti siano rivolti verso la Mecca, sepolti nella nuda terra in una cassa di legno grezzo. E sulla tomba niente statue e orpelli, ma solo una semplice targa con inciso il nome del defunto”.

Ma la Lega Nord annuncia battaglia. “Non siamo d’accordo – protesta il capogruppo della Lega Nord, Marina Romanò – Ci sono ragioni di ordine igienico. L’islam chiede che i morti siano sepolti nella terra, e questo contrasta con le nostre leggi. Inoltre, che i morti non siano mai più esumati, e anche questo da noi è impossibile”.

La giunta di centrodestra ha respinto la richiesta degli islamici, offrendo però la possibilità di creare un piccolo spazio islamico nel cimitero civico: “Niente cimitero islamico indipendente – spiega il sindaco, Giampiero Mariani – Offriamo però ai pakistani la possibilità di seppellire i loro morti secondo il rito islamico in uno spazio di 500 metri quadrati nel cimitero comunale”.

Approvata da Forza Italia, lista civica «Desio 2000» e Alleanza Nazionale, neppure questa soluzione è però piaciuta al Carroccio: “La cultura islamica – aggiunge Romanò – a Desio è minoritaria e non vedo per quale motivo dovrebbero sorgere spazi islamici. In Pakistan non ci sono cimiteri cristiani”. Facile prevedere che la querelle del cimitero islamico arroventerà l’estate di Desio, e non solo

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