Gli appuntamenti sono per il 22 e il 29 aprile 2012, con partenza alle 15 dall’ingresso principale del cimitero di Cuneo. Sono in programma visite guidate, con Giovanni Cerutti, alle tombe storiche e artistiche del cimitero urbano e del cimitero israelitico. La parte più antica del cimitero urbano, racchiusa da due recinti murati, può ben definirsi d’interesse storico e monumentale.
Prenotazione gratuita e obbligatoria all’Ufficio turistico della città di Cuneo, tel. 0171693258.
Monumentali sono, ad esempio, le tombe di Chiaffredo Beltramo, Antonio Bono, Matteo Ciravegna, famiglia Desmè, Giovanni Girardi, famiglia Pansa (con la celebre Sfinge, capolavoro liberty di Leonardo Bistolfi), famiglia Piatti, famiglia Torre, con il Monumento ad una madre di Giovanni Battista Alloati. Su molte altre tombe vi sono statue, busti di defunti e bassorilievi di scultori di chiara fama, come (oltre ai citati Alloati e Bistolfi) Walter Dell’Anese, Giuseppe Dini, Leonardo Piatti, Giuseppe Sartorio, Odoardo Tabacchi.
In questo cimitero sono sepolti dodici sindaci di Cuneo (in parentesi l’anno della loro prima nomina): Luigi Parola (1848), Luigi Fabre (1853), Carlo Brunet (1856), Francesco Fantini (1859), Virginio Allione (1875), Giuseppe Calcagno (1885), Angelo Bocca (1888), Attilio Pirinoli (1905), Marcello Soleri (1912), Antonio Bassignano (1920), Ettore Rosa (1945), Antonio Toselli (1946). Vi sono anche le tombe di moltissimi Consiglieri comunali, Assessori e Amministratori di Enti pubblici e di Istituti assistenziali e sanitari di Cuneo. Nel cimitero urbano ci sono le sezioni particolari del cimitero israelitico (oggetto di queste due visite guidate), il monumento – ossario dei soldati della 1° Guerra Mondiale morti in ospedale per malattie o ferite riportate, il Sacrario dei Partigiani caduti per la Liberazione di Cuneo e il Famedio dei Cuneesi illustri. Ci sono anche alcune tombe di famiglie nobili, come quelle dei conti Caissotti di Chiusano, i marchesi Lovera di Maria e i conti Mattone di Benevello. L’epoca storica maggiormente rappresentata nel cimitero urbano è quella del Risorgimento, cominciando dalla tomba di Giovanni Battista Cariolo, processato nel 1833 perché affiliato alla Giovine Italia di Mazzini, continuando con Angelo Bernardi, i fratelli Giorgio e Giuseppe Ferreri, il garibaldino Tito Garelli, Tommaso Giordanengo (si arruolò come soldato a quattordici anni e partecipò a tutte le guerre d’indipendenza, raggiungendo il grado di colonnello), Biagio Martini, Angela Aschieri, vedova Ramorino, la madre dei garibaldini Paolo e Giuseppe, morti in combattimento, che il 7 aprile 1859 incontrò Garibaldi, venuto a Cuneo per ispezionare i Cacciatori delle Alpi.