A Bologna assesore Pariuolo fa il punto su futura politica cimiteriale cittadina

L’assessore ai cimiteri di Bologna Pariuolo fa il punto sulla politica cimiteriale (e per il crematorio) bolognese, rispondendo ad una lettera di una cittadina, che si lamentava dei disservizi attuali dell’impianto di cremazione. La lettera di risposta è pubblicata sul blog dell’assessore Pariuolo.

Gentile Signora, rispondo, come assessore comunale competente in materia cimiteriale, alla sua lettera inviata al Resto del Carlino che ci ha inviato in copia.
Lei segnala l’inadeguatezza dell’attuale servizio di cremazione, e onestamente non posso darle torto. Stiamo lavorando per dare anche a Bologna un servizio all’altezza, anche in considerazione del fatto che sempre di più i bolognesi fanno questa scelta per i loro defunti: l’anno scorso un terzo dei residenti defunti sono stati cremati.
Proprio ieri pomeriggio, su mia richiesta, si è riunita la Commissione consiliare competente per esaminare il progetto del nuovo polo crematorio, e per assumere un orientamento fra le due opzioni tuttora possibili, e cioè se collocarlo ancora in Certosa riqualificando gli spazi attuali oppure se costruirlo ex novo presso il cimitero di Borgo Panigale.
Come vede quindi stiamo procedendo, ma voglio brevemente riassumerle i motivi per cui questo percorso sta prendendo più tempo di quanto sarebbe stato desiderabile.
Il Comune di Bologna ha scelto, nel 2002 (con sindaco Guazzoloca), di affidare il servizio cimiteriale ad Hera. Dopo l’affidamento di tutta la gestione dei cimiteri, ci si è accorti che sulla cremazione una concessione era già in corso nei confronti della Socrem. Per risolvere il potenziale conflitto, si diede quindi vita ad una società mista, che si chiama per l’appunto HeraSocrem. La concessione ad Hera prevedeva peraltro un ammontare di investimenti sul cimitero per i primi 7 anni (2003-2009) di circa 12 milioni di euro. In realtà, stime effettuate successivamente (durante il presente mandato) hanno mostrato che per la manutenzione straordinaria urgente ci sarebbe stato bisogno di una cifra circa doppia, e le assicuro che purtroppo basta fare un giro nei nostri cimiteri per farsi un’idea di quanto lavoro ci sia ancora da fare per riportarli all’opportuno decoro.
Visto che il contratto con Hera stipulato nel 2002 non prevede le risorse necessarie per procedere efficacemente, e considerato che Hera ci ha formalmente segnalato di non essere più interessata alla gestione cimiteriale, da oltre un anno ci siamo orientati a togliere la concessione ad Hera per trasferirla ad una nuova società di gestione. Il complesso percorso formale avviato in questo senso dovrebbe essere ormai alla conclusione, e nelle prossime settimane mi auguro quindi di poter portare la delibera in Consiglio Comunale. Appena avremo la nuova società cimiteriale installata, una delle massime priorità sarà la messa a punto del nuovo polo crematorio, su cui nel frattempo stiamo finendo di definire il progetto come la Commissione consiliare svoltasi ieri dimostra. Aggiungo che nei mesi scorsi abbiamo emesso un’ordinanza sulla cremazione per disporre l’utilizzo di feretri e materiali ecocompatibili, ai fini di minimizzare le emissioni ambientali dei forni, a dimostrazione di un’attenzione che non è mai comunque venuta meno sul tema di cui stiamo parlando.
Un’ultima osservazione riguardo il ruolo dell’associazione Socrem. Nata oltre un secolo fa per battersi per la possibilità di essere cremati, vinta la sua battaglia da alcuni decenni ha mutato il proprio ruolo, che oggi la vede attiva, oltre che nei confronti dei propri associati, nell’operatività del servizio di cremazione a Bologna. Socrem da tempo chiede che il Comune affidi a loro l’esclusiva del servizio di cremazione. Ma, come ho detto a loro anche pubblicamente, mentre sono certo che continueremo a riconoscere loro un ruolo nel futuro scenario in via di definizione, non mi sento oggi di scorporare il servizio di cremazione dal complesso dei servizi cimiteriali: si tratta di un asset strategico in prospettiva futura, di cui non mi pare giusto privare la società comunale che fra pochi mesi comincerà a gestire i servizi cimiteriali.
Spero di averle così spiegato non solo i processi in corso, ma anche le ragioni per cui ho ritenuto di tutelare l’interesse pubblico mettendo in fila le questioni coinvolte nei termini che le ho illustrato. Ormai siamo alla conclusione di un percorso lungo e faticoso, e quindi a breve potremo chiedere a chi gestirà il cimitero di procedere con la massima priorità alla costruzione del nuovo polo crematorio e alla ristrutturazione dei servizi inerenti la cremazione.
Cordiali saluti.

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