Appello a Bergamo per il cimitero islamico

I consiglieri comunali di Bergamo di Pd, Lista Bruni, IdV, UDC, Verdi si appellano all’assessore competente Leonio Callioni, centrista, perché intervenga al più presto sulla vicenda del cimitero islamico, in sospeso dopo l’ultimo attacco della Lega. Tra l’altro, esponenti della comunità islamica hanno già versato all’amministrazione alcune migliaia di euro, quindi si porrebbero problemi di natura legale. Di seguito, il testo dell’appello.

"Caro Assessore Leonio Callioni, il ritardo della giunta nel concedere l’autorizzazione all’utilizzo del cimitero islamico è francamente incomprensibile. Secondo quanto previsto dalla convenzione del 2007 il Centro Culturale Islamico di Bergamo ha provveduto a sue spese alla realizzazione della sezione islamica all’interno del cimitero di Colognola/Azzano e ha versato quanto dovuto per la concessione del terreno alla firma della convenzione (6 mila euro) e per l’apertura del cimitero (24 mila euro). Ad oggi tutti gli impegni e le regole sono state rispettate. Ci sono reali motivazioni per negare l’apertura della sezione islamica del Cimitero? Se sì, vorremmo conoscerle, perché ad oggi abbiamo solo sentito di veti politici sollevati della Lega che, come sempre, gioca sulle paure della gente. Da Lei ci saremmo aspettati una risposta immediata e forte a questi veti puramente pretestuosi, in difesa del diritto alla sepoltura, che è un valore civile prima ancora che religioso, una misura della civiltà di un popolo. O almeno una presa di posizione per spiegare ai cittadini che le regole e le norme sanitarie in tema di sepoltura ci sono, valgono per tutti e dimostrano che le accuse che la Lega ha mosso alla convenzione per ottenere il blocco delle sepolture sono false. Le regole per la sepoltura di defunti islamici residenti al di fuori del territorio comunale sono le stesse per tutti i defunti, così come i regolamenti sanitari nei casi di morte per malattie infettive; non ci vuole molto per verificare queste regole, basta leggere il Regolamento di polizia mortuaria! E’ da irresponsabili creare nuove e infondate paure nei cittadini già alle prese con tanti altri problemi. Una chiara posizione da parte Sua e della Giunta diventa sempre più urgente. Non c’è solo la comunità islamica che attende ora una doverosa risposta, ma anche un pezzo di città, laica e religiosa, che crede nel rispetto delle diverse religioni che oggi sono presenti nella nostra città, a maggior ragione quando sono stati stipulati accordi. Come dimostrano tutti i regolamenti al riguardo, non ci sono favoritismi e risulta particolarmente sgradevole che si cerchi la polemica su un tema così delicato".

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