Prima Porta (RM) cremazioni con truffa?

Dall’edizione on line de “Il Messaggero” di ieri) apprendiamo questo fatto inquietante, la cui cronaca orrifica, da qualche tempo, sta velocemente, circolando sul web, e sui maggiori social network.
L’indagine nasce dalla collaborazione tra Ama servizi cimiteriali e forze dell’ordine.
Riguarda alcuni operatori funebri e vede Ama Roma come soggetto attivo in stretta collaborazione con il nucleo radiomobile dei carabinieri per contribuire ad assicurare alla giustizia quegli operatori di agenzie funebri che hanno tradito la fiducia dei cittadini.
Sarà l’Autorità Giudiziaria a ricostruire la dinamica degli accadimenti e ad accertare eventuali responsabilità penali.

“[…omissis…] Al cimitero di Prima Porta fanno finta di cremare il defunto. Alcune agenzie funebri incassano i soldi, poi ti consegnano un vaso di terra mentre la bara la seppelliscono nell’area comune. «L’ho stretta al petto. L’ho messa vicina al cuore. Poi l’ho sistemata nella tomba accanto a mio padre. In realtà l’urna cineraria di mia madre era solo un vaso pieno di terra, la cremazione non era mai avvenuta e la sua bara era stata sotterrata ad insaputa della mia famiglia. Ma questo l’ho scoperto solo dopo». Paolo, il nome è di fantasia, vuole rimanere nell’anonimato, ancora è scosso. Ma il suo racconto, apre uno squarcio su ciò che accade a Prima Porta. Il suo non è un caso isolato. La maxi inchiesta è nelle mani del p.m. Paolo Marinaro, magistrato che ha aperto un fascicolo per truffa. Gli inquirenti ritengono si tratti di un sistema collaudato che coinvolge diversi attori in campo, tra cui numerose agenzie funebri […omissis]”.

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Carlo Ballotta

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