3 dipendenti infedeli diella municipalizzata di Ferrara sono stati denunciati per appropriazione di ori dei defunti esumati

Tre dipendenti dell’Amsefc Spa di Ferrara sono stati accusati di peculato (I. M. di 44 anni, T. G. di 42 e C. A. di 50, tutti ferraresi) e altri due operai della stessa impresa per omessa denuncia. Il motivo: recuperavano ori e preziosi dalle salme esumate o estumulate, senza seguire il regolamento aziendale che invecepresciveva la raccolta e la destinazione ai parenti che li richiedevano e, se nessuno li reclamava, il ricavato dell’asta sarebbe dovuto andare a miglioramenti cimiteriali.
‘non ci sono parole per commentarla’, sono le parole del questore di Ferrara Luigi Mauriello, che ha piegato come è stata interrotta quest’attività, capace di fruttare anche tremila euro al mese.

Sono stati i controlli della Questura sui registri dei Compra Oro dela città a vedere che la stessa persona (i dati sono registrati ad ogni compravendita) riusciva a vendere fino a nove fedi nuziali.
Così sono partite le indagini. I poliziotti hanno piazzato le telecamere nel camposanto di San Martino. Le immagini parlavano chiaro. Solo fra settembre e ottobre del 2011 sono state esumate 56 salme e, fino a oggi, gli agenti hanno recuperato più di 100 grammi d’oro che, in gran parte, è già stato riconosciuto dai parenti commossi dei defunti.
L’Amsefc Spa opera dal 1975, prima come azienda speciale del Comune di Ferrara e ora è stata trasformata in Spa, a controllo pubblico. I cinque dipendenti, per il momento, sono stati sospesi dal servizio in attesa della chiusura delle indagini da parte della procura.
Dalle indagini è emerso che gli indagati dal 2008 avevano venduto circa mezzo chilo d’oro, incassando più di 10 mila euro. I video che li inchiodano sono stati invece realizzati tra settembre e ottobre 2011. Gli indagati, nonostante le prove raccolte, si dichiarano ‘estranei ai fatti’, ma il video (clicca x vedere) parla chiaro.

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